Incidenti di Torino: mons. Nosiglia in visita ai feriti. “La città sia vissuta come la nostra ‘casa comune’ di cui tutti siamo custodi”. “È stata una tragedia”

L’arcivescovo di Torino, Cesare Nosiglia, stamattina è andato a trovare le persone ferite nel tragico evento di sabato scorso, che sono ricoverate nei vari ospedali della città. Il presule si è intrattenuto con i parenti e i medici e con il personale sanitario che li ha in cura; ha pregato e benedetto i pazienti invocando il Signore e la Madonna Consolata perché accompagnino il loro faticoso cammino e diano loro fiducia e speranza. Al termine delle visite l’arcivescovo ha risposto a qualche domanda dei giornalisti. “In questi giorni si è parlato abbondantemente di quanto accaduto sabato sera a Torino. La conseguenza più tragica, su cui è necessario tenere i fari accesi e seguire con la massima attenzione e impegno, riguarda le persone che hanno subìto danni fisici e morali anche gravissimi di cui portano oggi il peso – e lo porteranno per molto tempo – ha affermato mons. Nosiglia -. Fin dall’inizio ho seguito i casi più gravi con la mia preghiera e il mio interessamento grazie ai cappellani degli ospedali che mi hanno tenuto sempre aggiornato e a cui ho detto di portare alle persone ferite e alle loro famiglie l’assicurazione del mio ricordo al Signore”.
“Con la mia visita oggi – ha aggiunto il presule – intendo richiamare a tutti le condizioni in cui versano queste persone e i loro cari. Queste sofferenze, dolorose, contengono anche un forte richiamo a ciascuno di noi, a sentirsi corresponsabili e a comportarci con uno stile più solidale per far sì che la città sia vissuta davvero come la nostra ‘casa comune’ di cui tutti a vario titolo dobbiamo farci carico e dobbiamo considerarci custodi”. Questo, per Nosiglia, “è l’impegno che dobbiamo assumere, affinché non accadano più situazioni come questa e la città sia vissuta da tutti i suoi cittadini con serenità, solidarietà e fraternità”. Dopo aver augurato alle persone ferite di guarire e aver ringraziato medici e personale sanitario, l’arcivescovo ha precisato: “La mia visita ha voluto essere un gesto di solidarietà e di amore verso” i feriti e “i loro cari ma anche un richiamo severo che non ci faccia dimenticare queste conseguenze dolorose che il fatto ha determinato perché sia un monito per il futuro”. Quanto è accaduto per mons. Nosiglia “è stata una tragedia e come tale va considerata in tutta la sua drammaticità. Non è il numero di feriti o morti che determina il peso negativo di simili fatti, perché basta anche solo una persona che ne porti le tragiche conseguenze per non farci giudicare la cosa come meno importante per la nostra vita civica”.

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