Filippine e Uzbekistan: Acs, per festa S. Antonio e S. Giovanni Battista sostenere opere di carità in favore di due chiese intitolate a questi santi

Dare forma concreta alla devozione. Con l’avvicinarsi delle feste liturgiche di Sant’Antonio (13 giugno) e San Giovanni Battista (24 giugno), Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs) propone ai propri benefattori di accompagnare entrambe le celebrazioni con un’opera di carità in favore di due chiese intitolate a questi santi. La prima è la costruzione di una chiesa nella città di Lamitan, nell’isola filippina di Basilan, situata nella Regione autonoma nel Mindanao musulmano. Nel piccolo baranggay (contrada) di Santa Clara la povera comunità cristiana ha urgentemente bisogno di una chiesa, che oltre ad essere un luogo di preghiera rappresenterà il simbolo della presenza cristiana in un’area a netta maggioranza islamica. Proprio in questi giorni a Mindanao, un gruppo di islamisti affiliati allo Stato Islamico si è impossessato della città di Marawi e ha preso in ostaggio un sacerdote e 14 fedeli.
“La situazione di Lamitan è sempre stata difficile, ma da qualche anno è resa terribile dalla presenza dei terroristi dell’Abu Sayyaf – racconta da Acs mons. Martin S. Jumoad, vescovo della prelatura di Isabela de Basilan –. Paura e caos sono divenuti la nostra quotidianità”. In uno scenario tanto critico la presenza di una nuova chiesa, spiega mons. Jumoad, offrirebbe ai fedeli un importantissimo messaggio di “stabilità, unità, coesione e contribuirebbe a rafforzare la fede”. L’edificio religioso sarà, per desiderio dei fedeli, intitolato a Sant’Antonio, le cui reliquie, nell’aprile dello scorso anno, sono state portate da Padova per un tributo di fede da parte dei cattolici delle Filippine.
La comunità della Chiesa di San Giovanni di Samarcanda, nell’Uzbekistan a maggioranza islamica, desidera invece riportare il luogo di culto all’antico splendore, rinnovandone la dedicazione all’Apostolo. Costruita nel 1916, la chiesa fu chiusa nel 1929 ed adibita dal regime comunista ad altri usi, incluso quello di centro polisportivo. Soltanto nel 1997 fu restituita ai fedeli e riaperta nel 1999. “Aiutando a costruire e a restaurare queste due chiese – afferma padre Martino Serrano, assistente ecclesiastico di Acs-Italia – i nostri benefattori avranno la possibilità di rendere concreta la propria devozione a Sant’Antonio e a San Giovanni Battista, aiutando i fedeli di Lamitan e Samarcanda. Le due chiese saranno un luogo in cui i sacerdoti potranno dedicarsi alla cura pastorale delle anime, mentre il carisma dei due Santi attirerà nuovi fedeli e al tempo stesso fortificherà la fede di coloro che già credono in Cristo e vivono in armonia con la Chiesa di Roma”.

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