Diocesi: mons. Ottani (vicario sinodalità Bologna), “spesso le nostre iniziative non prevedono l’ascolto, ma ce n’è un grande bisogno”

“Spesso le iniziative che la comunità cristiana propone non prevedono l’ascolto delle persone a cui sono rivolte; si pretende di sapere già ciò di cui hanno bisogno senza interpellarle, senza cogliere i loro bisogni”. Invece “c’è un grande bisogno di ascolto” perché “la solitudine ad ogni età è una delle fatiche più ricorrenti”. Lo ha affermato questa sera mons. Stefano Ottani, vicario generale per la sinodalità dell’arcidiocesi di Bologna, nella sua riflessione introduttiva all’assemblea diocesana in svolgimento nella basilica di san Petronio. Prendendo spunto dalle sintesi che le parrocchie e le altre realtà ecclesiali hanno restituito rispetto al lavoro svolto negli ultimi mesi, mons. Ottani ha rilevato che “offriamo itinerari di catechesi, iniziative e consuetudini sempre uguali, che non colgono le profonde diversità dei giovani e dei bambini di oggi, reagendo con ansia all’incapacità di interloquire con loro o anche semplicemente di mantenere la disciplina”. Per questo “occorre un annuncio bello e gioioso, ma ancor più è necessario allacciare relazioni”. Inoltre, è emerso che “la collaborazione tra parrocchie può diventare un’occasione per dialogare e aprire gli orizzonti” così come “è stata apprezzata anche l’opportunità di dialogare con le istituzioni, di chiedere i dati statistici, di non guardarsi solo addosso”. Dal cammino di questi mesi “è emersa una Chiesa piuttosto chiusa”, nella quale sono “assenti i grandi temi della modernità” rispetto ai quali “quando si colgono, si balbetta rispetto a come affrontarli”. Ma ci sono “aspettative di rinnovamento” perché “le carenze – per esempio la mancanza di sacerdoti – sono spinta al cambiamento”.

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