Posta a giorni alterni: Zanotti (“Corriere Cesenate”), “il sistema ha mostrato tutti i suoi limiti”

“Ci siamo di nuovo con il tormentone Poste. La festa del 2 giugno di venerdì scorso ha messo a nudo un sistema che non funziona”. Così Francesco Zanotti, direttore del “Corriere Cesenate”, apre l’editoriale dedicato alla consegna a giorni alterni della posta pubblicato sull’ultimo numero del settimanale diocesano. Le precedenti festività – Pasqua, 25 aprile, 1° maggio – “ci hanno costretti a maratone incredibili per chiudere anticipatamente il giornale in modo da poter arrivare puntuali nelle case dei nostri abbonati”, prosegue Zanotti, spiegando che “nella scorsa settimana non è stato possibile fare altrettanto, anche per non stampare un giornale già vecchio, e il sistema ‘a giorni alterni’ ha mostrato tutti i suoi limiti”. Riconoscendo “la grande volontà messa in atto dal personale di Poste sul territorio che tenta di fronteggiare una situazione al limite del paradossale” anche “con mezzi e personale ridotto”, il direttore rileva che per i lettori il cui “giorno di consegna era il 2 giugno, il recapito a domicilio è saltato” rimandando “alla prima consegna utile di martedì 6 giugno”. “Come può funzionare un sistema così congegnato?”, chiede Zanotti, assicurando che “abbiamo posto il medesimo interrogativo su tutti i tavoli di confronto con Poste Italiane”. “Il ‘Corriere Cesenate’ che arriva oltre il fine settimana e un quotidiano come ‘Avvenire’ con diversi giorni di ritardo che senso possono ancora avere per gli abbonati? Noi ce lo domandiamo – conclude – e lo domandiamo ancora, e con forza, a Poste Italiane”.

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