Spagna: quanto la Chiesa riceve come assegnazione tributaria genera nella società più del 138% della somma ricevuta

La Chiesa cattolica investe nella società più del 138% di quello che riceve dallo Stanziamento tributario. È uno dei dati che emergono dalla Memoria annuale delle attività della Chiesa cattolica per l’esercizio 2015. Questa Memoria, resa nota nei giorni scorsi a Madrid, viene presentata dal 2008 in modo più completo e migliorato, dopo l’impegno assunto in occasione del nuovo modello di assegnazione tributaria. Il presidente della Conferenza episcopale spagnola (Cee), card. Ricardo Blázquez, riassume l’obiettivo fondamentale della Memoria: “Avvicinare tutti, un anno di più, all’attività promossa dalla Chiesa; la celebrazione dei sacramenti, l’annuncio del Vangelo, le opere caritative sociali e culturali che si realizzano grazie al lavoro e alla dedizione di milioni di persone che, attraverso il loro tempo o i loro beni, partecipano alla missione della Chiesa, consapevoli che ciò è anche un contributo al bene della società”.
La Memoria raccoglie i dati provenienti da varie fonti, tra cui le 69 diocesi spagnole a cui si aggiungono quelli dell’ordinariato militare, e illustra la grande opera che la Chiesa svolge con l’impiego di risorse ottenute attraverso i liberi contributi dei contribuenti. Attraverso questi dati si può dire che, anche se economicamente valutare il contributo dato dalla Chiesa alla società è una missione complessa, si può calcolare un risparmio di migliaia di milioni per le casse pubbliche. Inoltre, l’importo ricevuto a titolo di assegnazione tributaria genera nella società più del 138% della somma ricevuta.
Nel 2015, la Chiesa ha ricevuto un totale di 249.614.608 euro, attraverso lo stanziamento tributario dei contribuenti. La maggior parte (199.718.758 euro) – oltre l’80% – è stato distribuito alle diocesi in base alle loro esigenze complessive. Il resto, per un totale di 48.154.626 euro, è stato destinato, tra l’altro, alla sicurezza sociale del clero; a centri di formazione ecclesiale; al funzionamento della Cee; a contributi straordinarii per le Caritas diocesane, a varie attività pastorali a livello nazionale ed estero; campagne di finanziamento, sostegno alla Conferenza dei Religiosi; aiuti per la costruzione e ristrutturazione degli edifici di culto e delle istituzioni della Santa Sede.

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