Africa: nodo finanziamenti per forza multinazionale Sahel

(DIRE-SIR) – Per fare la guerra servono i fondi: l’assunto sarà al centro del vertice dei capi di Stato dei Paesi del Sahel che, insieme con il loro omologo francese Emmanuel Macron, valuteranno domenica a Bamako il dispiegamento di un contingente multinazionale incaricato di contrastare gruppi armati e “terroristi”.
Secondo ricostruzioni pubblicate oggi dalla stampa del Mali, il costo della missione potrebbe aggirarsi attorno ai 400 milioni di euro. Al momento l’unico impegno di finanziamento, per 50 milioni, è stato annunciato dall’Alto rappresentante della politica estera e di sicurezza dell’Ue Federica Mogherini. Le ipotesi più quotate su ulteriori contributi chiamano in causa il Fondo monetario internazionale e la Banca mondiale ma anche singoli Paesi, a partire da Francia e Germania. L’incertezza riguarda anche la consistenza numerica dei contingenti e i tempi di dispiegamento, previsto in teoria entro fine anno. Fonti diplomatiche citate dal settimanale “Jeune Afrique” riferiscono di 5000 uomini e di un possibile aumento fino a 10mila.
A fornire i soldati dovrebbero essere i Paesi del cosiddetto G5, ovvero Mali, Burkina Faso, Niger, Mauritania e Ciad. Il teatro di operazione privilegiato sarebbe il Mali: una scelta pressocché obbligata dopo gli attentati contro i peacekeeper dell’Onu di pattuglia dal 2013 nel nord del Paese e l’incursione del commando islamista che il 18 giugno scorso ha provocato diversi morti in un resort alle porte di Bamako.

(www.dire.it)

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