Treno dei bambini: mons. Boccardo (Spoleto-Norcia), “mettere al centro i bambini vuol dire guardare con fiducia e speranza al futuro”

foto SIR/Marco Calvarese

“Hanno perso la casa; sono accolti a casa del Papa insieme ad altri bambini nella stessa situazione. Mettere al centro i bambini vuol dire guardare con fiducia e speranza al futuro”. Con queste parole l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo, esprime al Sir la sua soddisfazione per il “Treno dei bambini”, l’iniziativa promossa dal “Cortile dei Gentili” (Pontificio Consiglio della Cultura) in collaborazione con Ferrovie dello Stato Italiane, che oggi porterà 400 bambini provenienti da Norcia, Accumoli, Amatrice e Arquata del Tronto in Vaticano a bordo di un Frecciarossa 1000 Trenitalia per incontrare Papa Francesco. “I bambini – aggiunge l’arcivescovo – hanno diritto ad una attenzione privilegiata per ritrovare presto serenità. Ringraziamo Papa Francesco per questo ulteriore segno di prossimità alle popolazioni ferite dal terremoto”. Al loro arrivo i bambini saranno accolti dai loro coetanei dell’Associazione di “Sport senza frontiere” e dell’Orchestra Maré do Amanhã di Rio de Janeiro. Nel corso dell’incontro sarà donato al Papa il libro “Noi su questa terra che balla… a proposito di terremoti”, edito da L’Io e il mondo di TJ che affronta il tema del sisma con un linguaggio adatto ai più piccoli. Secondo il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, promotore dell’iniziativa, giunta quest’anno alla quinta edizione, “l’incontro con Papa Francesco sarà centrato sulla figura del bambino che ha una sensibilità straordinaria nel riuscire a vivere e ad elaborare più dell’adulto le esperienze spesso tragiche e può insegnare molto agli adulti stessi”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Mondo

Informativa sulla Privacy