Diocesi: mons. Cipolla (Padova), “una Chiesa che non vuole essere potenza ma che sappia vivere in mezzo al mondo per portare pace”

“Il Signore ricrei la Chiesa di Padova – ha continuato il vescovo Cipolla nella sua meditazione durante la veglia che ha aperto il Sinodo dei giovani di Padova – capace di ospitare, di essere in prima fila dove si parla di pace, ambiente, bene comune; capace di amare e educare all’amore, non con rigidità e perbenismi ma con la libertà di chi cammina rispettando i tempi e la maturazione di ciascuno; capace di lavorare per la felicità di tutti. Una Chiesa che non vuole essere potenza ma che sappia vivere in mezzo al mondo per portare pace”.
“Il cammino del Sinodo dei giovani – ha ripreso mons. Cipolla parlando ai giovani che hanno affollato la cattedrale – è occasione perché la Parola del Signore agisca in ciascuno di noi e possa contribuire a realizzare la Chiesa di Gesù. Ciascuno di voi giovani è importante, è chiamato per nome. Non è un percorso per sapientoni, per chi ha tutto chiaro e programmato. Occorre temere il passaggio di Dio nella nostra vita perché è sempre fonte di novità e di sorprese, come capitato a Zaccheo. Una strada di amore, dono di sé, sacrificio, speranza e sogni, purezza e gratuità. Una strada difficile, che valica le opinioni della gente. Io sono Zaccheo, lo sei tu e lo è ognuno di noi. E il Signore sta chiamando e cercando proprio te”. E ha concluso con un’invocazione: “Vieni Spirito creatore, dacci vita libertà amore, rendici uomo e donna, rendici discepoli di Gesù”.

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