Diocesi: mons. Cipolla (Padova), “invoco lo Spirito creatore sulla nostra Chiesa, grande e bella, debole e amata”

Durante la veglia che ha aperto il Sinodo dei giovani della Chiesa di Padova, dopo le testimonianze di un ordinando presbitero, Fabio Casotto, di un giovane della commissione preparatoria del sinodo, Andrea Melato, e di una educatrice del Grestyle, Gloria Tonazzo, il vescovo Claudio Cipolla ha invocato lo Spirito del Signore su otto diaconi che domani verranno ordinati presbiteri a Padova, 5 diocesani e tre francescani. Ha poi iniziato la sua meditazione osservando che l’esempio di questi diaconi è la parola più forte che si potesse proporre ai giovani, l’offerta di tutte le loro vite, per sempre, al Signore. “Temete questa Parola – ha esortato il vescovo – perché il Signore dove passa lascia segni e compie prodigi, coinvolge e trascina sempre con sé. Si aprono occhi e l’udito si fa più attento: è il completamento del suo passaggio, è la Pentecoste. Passare sotto l’azione dello Spirito significa lasciarsi ‘ricreare’”.
Mons. Cipolla ha quindi richiamato l’episodio di Zaccheo, chiamato da Gesù a scendere dal sicomoro e raggiungerlo. “Quando il Signore chiama – ha detto – lo Spirito Santo crea e ricrea un uomo sempre più perfettamente modellato su Gesù. Invoco questo Spirito creatore sulla Chiesa di Padova, grande e bella, debole e amata. Chiedo di crearla e ricrearla giovane e amabile, umile e serva, capace di parlare di Dio e non di se stessa. Sia tale la nostra Chiesa che anche un bisognoso possa sentirla come un posto adatto anche per lui”.

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