Diocesi: mons. Accolla (Messina), “Maria non delega, partecipa e coinvolge in percorsi di vita nuova”

“Per la prima volta mi accingo a presiedere la messa in occasione delle festa della nostra patrona, la Madonna della Lettera. Per me è motivo di particolare gioia spirituale ogni volta che celebriamo l’Eucarestia nelle memorie o nelle solennità della Beata Vergine Maria, sono occasioni uniche per rinvigorire ancor di più la consapevolezza e il valore del nostro essere ‘Chiesa in comunione’, come nel cenacolo fecero Maria con gli Apostoli”. Lo ha affermato oggi l’arcivescovo di Messina, mons. Giovanni Accolla, nell’omelia della celebrazione della Madonna della Lettera. “L’inizio della vita della Chiesa, arricchita dal dono dello Spirito Santo, comincia con la presenza di Maria, la Madre di Gesù ed è caratterizzata dalla preghiera concorde e assidua. Non vi è presenza e testimonianza di Chiesa se non con il conforto e l’intercessione di Maria che ci invita all’ascolto della Parola di Gesù”, ha detto Accolla. “Il modello di Maria che ascolta, che suggerisce ai servi delle nozze di Cana di ascoltare Gesù e di fare ciò che ‘egli dice loro’ è oggi quanto mai attuale. Le scienze e le tecnologie hanno affinato gli strumenti più sofisticati della comunicazione che tante volte soffocano la comunione e con essa la gioia della vita, la gioia della condivisione, la gioia della carità. A volte diventano persino strumenti di morte, basta ricordare quello che sta accadendo nel nostro tempo con certi tipi di giochi on line. Maria non delega, partecipa e coinvolge in percorsi di vita nuova, mette tutti in condizione di agire secondo il dire di Gesù: via, verità e vita”.

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