Sicurezza in Europa: Commissione, contrastare la radicalizzazione, sia online che offline. Misure per la prevenzione

(Bruxelles) È trascorso un anno da quanto la Commissione Ue, su richiesta degli Stati membri, aveva proposto una serie di misure concrete di sostegno agli Stati stessi nella lotta alla radicalizzazione, per la maggior parte in fase di attuazione. Gli attentati degli ultimi mesi hanno tenuto l’argomento sulle prime pagine dei giornali e generato ulteriori timori nella popolazione. La Commissione illustra dunque “un certo numero di ulteriori iniziative riguardanti, in particolare, l’uso delle comunicazioni digitali e il ritorno in patria dei combattenti terroristi stranieri”. I capitoli della relazione dell’Esecutivo, con una serie di misure complesse, da realizzare in sede nazionale e su scala Ue, prevedono: controllo delle piattaforme internet contro la radicalizzazione online; prevenzione sul piano legislativo, sociale e culturale (la rete Ue di sensibilizzazione al problema della radicalizzazione, sigla Ran, organizzerà fra l’altro una serie di seminari destinati alle autorità nazionali sul ritorno in patria dei terroristi combattenti stranieri); misure positive sul piano della inclusione sociale e l’integrazione attraverso iniziative quali Erasmus+ e il pilastro europeo dei diritti sociali. Altre misure riguarderanno la “resilienza e sicurezza informatica” tramite la strategia per il mercato unico digitale.

Ancora: si prevede il potenziamento dei sistemi e delle reti: nell’ambito del meccanismo per collegare l’Europa, la Commissione “assegnerà a 14 Stati membri un ulteriore finanziamento pari a 10,8 milioni di euro”, “al fine di rafforzare la rete dei gruppi nazionali di intervento per la sicurezza informatica in caso di incidente” (rete Csirt). Europol dovrebbe inoltre dotare di ulteriori competenze informatiche il Centro europeo per la lotta alla criminalità informatica (Ec3), in prima linea nella risposta dei servizi di contrasto all’attacco WannaCry. Giustizia penale: la Commissione sta valutando la possibilità di “adottare misure legislative miranti al miglioramento dell’accesso transfrontaliero alle prove elettroniche”. Non da ultimo la interoperabilità e finanziamento del terrorismo: oggi la Commissione ha adottato ulteriori misure miranti a promuovere il nuovo approccio verso l’interoperabilità dei sistemi di informazione dell’Unione europea; in particolare, ha presentato due proposte legislative sull’Agenzia eu-Lisa e il sistema europeo di informazione sui casellari giudiziari.

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