Migranti: mons. Caiazzo (Matera), sono “una ricchezza e non una minaccia”

“I flussi migratori non si sono mai fermati, sono cambiati”. Lo ha ribadito ieri sera l’arcivescovo di Matera-Irsina, mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, durante la “Festa di Avvenire” parlando de “Il Mediterraneo e il Mondo che cambia: il fenomeno migratorio” e ricordando gli anni della fuga di migliaia di persone dall’Albania. “Adesso vediamo un continuo arrivare di persone in situazioni difficili dall’Africa. Hanno un colore della pelle diverso dagli albanesi e forse, per questo motivo, vengono guardati con pregiudizio, ma sono nostri fratelli e noi come cristiani abbiamo un unico compito: guardarli nella diversità come una ricchezza e non come una minaccia”. Mons. Caiazzo ha ricordato anche un suo viaggio in Canada negli anni ’90: “Ho scoperto che la città più grande della Calabria si trovava a Toronto, vivevano lì 300mila calabresi. I nostri immigrati sono stati una ricchezza per le nazioni che li hanno accolti, contribuendo al loro sviluppo. Forse in Italia non siamo abituati a ciò. Dobbiamo confrontarci con questa diversità culturale e vederla come qualcosa di positivo e non negativo, l’integrazione che ci aiuta a crescere”.

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