Giornali Fisc: don Bianchi, “la comunicazione diocesana fa crescere la conoscenza e il coinvolgimento reciproco”

“La comunicazione diocesana (giornale, radio, social, ecc.) serve primariamente la comunione, perché fa crescere la conoscenza e il coinvolgimento reciproco”. A scriverlo è don Adriano Bianchi, presidente della Fisc, nell’editoriale di questa settimana per il decimo anno di pubblicazioni del settimanale “Parola di Vita” (Cosenza-Bisignano). “Dieci anni di ‘Parola di vita’ è un bel traguardo, una scommessa vinta. Informare e formare con professionalità e competenza nello stile e nel solco della tradizione dei Settimanali cattolici italiani, riuniti nella Fisc, non era e non è scontato”, prosegue Bianchi, per il quale il settimanale calabrese ha un ruolo importante “per il suo contributo alla coesione sociale del territorio”, ma anche “nella comunità cristiana, per il suo servizio alla comunione e all’evangelizzazione”. “Tanto più è profondo il coinvolgimento, grazie a un’informazione puntuale e periodica, tanto più buone sono le radici della comunione nella comunità – scrive il presidente della Fisc. Altresì il giornale aiuta a condividere una serie di valutazioni e valori. Abbiamo bisogno di maturare dei modi d’intendere comuni, non per essere d’accordo su tutto, ma perché la loro circolazione, al fine d’autentica condivisione, dice i tratti caratteristici dell’identità di una comunità”. Infatti, “se in una diocesi si condividono esperienze di vita, valori, giudizi, valutazioni significa che ci si riconosce come comunione autentica e la comunicazione sociale può sostenere questo percorso”.

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