Diocesi: Assisi, presentato documento con riflessioni e proposte operative per il futuro della città

Alla luce del “patrimonio spirituale dei santi Francesco e Chiara” si ritiene opportuno che tutti i cittadini di Assisi sentano il privilegio e la responsabilità “di essere assisani” e che la città diventi un “laboratorio” permanente di “riflessioni e incontri tra religioni e culture diverse”. È quanto si legge nel documento “Assisi nel terzo millennio”, redatto nei mesi di maggio e giugno dal Vicariato episcopale per la cultura e presentato ieri sera dal vicario mons. Vittorio Peri – nella sala della Spogliazione del Vescovado e alla presenza del vescovo Domenico Sorrentino – agli amministratori comunali e all’intera cittadinanza per offrire riflessioni e proposte operative. Il documento auspica che “si valorizzi più adeguatamente” la recente iniziativa del vescovo per rilanciare lo “spirito di Assisi” mediante una commemorazione annuale della Giornata mondiale di preghiera per la pace del 27 ottobre 1986 “da tenere possibilmente nel giorno anniversario”. Sul fronte “cultura”, il documento chiede tra l’altro all’amministrazione comunale di fare in modo che la città ospiti manifestazioni sul tema della pace e “si renda protagonista di una cultura della pace”; di sviluppare “una politica a favore della vita” sostenendo “la cultura della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio” secondo il dettato costituzionale. Chiesta anche l’organizzazione di concerti e “iniziative di alto profilo culturale e morale effettivamente promosse da enti, associazioni”, soprattutto “per favorire i giovani che, pur aperti a nobili orizzonti morali e culturali, oggi più che mai sono a rischio di alcolismo, droga, gioco d’azzardo”. E ancora: tutela dell’ambiente e promozione di uno stile di accoglienza “amichevole e corretto”.

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