Sir: principali notizie dall’Italia e dal mondo. Migranti, botte e stupri in Libia catturato ragazzo somalo. Casa Bianca avverte, Assad prepara nuovo attacco chimico. Venezuela, anche potere giudiziario sotto “dittatura”

Migranti: botte e stupri Libia, un fermo. È un somalo di 23 anni catturato a Lampedusa

Un somalo di 23 anni è stato fermato dalla Polizia nell’hotspot di Lampedusa con l’accusa di essere fra i torturatori che sequestravano e seviziavano i migranti in attesa di imbarcarsi dalle coste libiche. Il ragazzo è accusato di associazione per delinquere armata di carattere transnazionale, dedita a commettere reati contro la persona, tratta e sequestro di persona, violenza sessuale, omicidio aggravato e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Il 23enne somalo è stato riconosciuto come uno dei responsabili di torture e sevizie perpetrati in Libia nella struttura nei pressi della zona agricola denominata Hudeyfà, nei pressi di Cufrà, dove i migranti venivano privati della libertà personale prima di intraprendere la traversata in mare per le coste italiane.

Migranti a Roma: incontro Minniti-Raggi, nasce “cabina regia” per gestire a Roma accoglienza

La questione migranti a Roma, sollevata nei giorni scorsi dal sindaco Virginia Raggi, sarà affrontata in sede istituzionale “istituendo presso la Prefettura una ‘cabina di regia’”, con la partecipazione di rappresentanti del ministero dell’Interno e di altre istituzioni, “al fine di gestire i temi dell’accoglienza, dell’inclusione e dell’integrazione”. È l’esito di un incontro svoltosi ieri sera al Viminale tra il ministro dell’Interno Marco Minniti e la stessa Virginia Raggi. L’incontro è stato anche l’occasione per approfondire le indicazioni contenute nelle circolari antiterrorismo “Safety & Security”, “in una città come Roma che, come è stato sottolineato, in particolare nella stagione estiva, vive di eventi e manifestazioni all’aperto”. Al riguardo il ministro Minniti ha chiarito che le circolari “non intendono in alcun modo limitare la partecipazione dei cittadini agli eventi, ma rappresentano un’occasione per garantire la sicurezza in un clima di serenità nell’equilibrio delle misure assunte”.

Elezioni comunali: Berlusconi rilancia, “centrodestra sia moderato”. Salvini e Meloni non ci stanno

Il centrodestra trionfa ai ballottaggi delle comunali, piazzando i suoi candidati in 16 città capoluogo, mentre il centrosinistra solo in 6. Cadono roccaforti rosse come Genova e Pistoia. Parma conferma Pizzarotti. Matteo Renzi ha ora l’onere di riannodare i fili di una sconfitta che rischia di minare anche la sua leadership mentre Berlusconi, forte del risultato ottenuto dal centrodestra, invoca una coalizione con profilo liberale-moderato: “Da questi risultati il centro-destra può partire in vista della sfida decisiva per tornare a guidare il Paese, sulla base di un programma condiviso”, caratterizzata da “un chiaro profilo liberale, moderato, basato su radici cristiane”. Ribatte la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni: “La moderazione è una categoria che in politica non esiste più”.

Usa/Siria: Casa Bianca avverte, Assad prepara nuovo attacco chimico

La Casa Bianca mette in guardia il presidente siriano Assad contro nuovi attacchi chimici, di cui gli Usa avrebbero individuato i “possibili preparativi”, ammonendo che se condurrà un altro attacco di massa mortale, con questo tipo di armi, lui e il suo esercito “pagheranno un prezzo pesante”.

Usa: Corte suprema, bando su ingressi da Paesi musulmani “in vigore per chi non ha legami” negli Usa

I giudici della Corte Suprema statunitense hanno stabilito che per ora il bando dell’amministrazione Trump sugli ingressi da alcuni Paesi musulmani si può applicare solo alle persone che non hanno legami con una persona o con una entità negli Usa. L’Alta Corte ha quindi deciso che il provvedimento sarà esaminato in ottobre, quando verranno ascoltate le parti. Tre dei “saggi” dell’Alta Corte, tra cui Neil Gorsuch nominato da Donald Trump, avrebbero preferito un ripristino integrale del bando.

Venezuela: procuratrice Diaz, “anche potere giudiziario subordinato a logica poliziesca e repressiva”

“Il Venezuela non è uno Stato di diritto, è uno Stato di polizia”: a dirlo è stata la procuratrice generale di Caracas, Luisa Ortega Diaz, che ha denunciato la “subordinazione del Potere giudiziario alla logica poliziesca e repressiva” del governo di Nicolas Maduro. In un’intervista pubblicata dal quotidiano peruviano El Comercio, Ortega Diaz ha detto che “dopo il cambiamento di maggioranza nell’Assemblea nazionale (nelle politiche del 2015) l’Esecutivo ha finito per strumentalizzare completamente il Potere giudiziario fino ad arrivare al punto che “ora si è messo il carro davanti ai buoi: è il Sebin (l’agenzia di intelligence del governo) che detta la linea, e il Potere giudiziario che ubbidisce”. Secondo Ortega Diaz, è in corso in Venezuela un processo di “annichilimento della Costituzione”, che raggiungerà il suo apice con l’Assemblea costituente convocata da Maduro lo scorso 1 maggio.

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