Parlamento Ue: Guzzetti (Fondazione Cariplo), “housing sociale è edilizia privata che risponde a esigenza pubblica. Un esempio per l’Europa”

(Bruxelles) Giovani coppie, anziani, immigrati che lavorano, studenti fuori sede: sono alcuni dei soggetti che necessitano di alloggi a buon prezzo, in Italia ma anche nel resto d’Europa. Anche ad essi risponde l’housing sociale, edilizia privata che, unendo forze diverse, risponde a una domanda sociale crescente. Lo ha spiegato oggi a Bruxelles, nella sede del Parlamento europeo, Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo, che è il soggetto finanziario che promuove questa “esperienza italiana di valore europeo”, una “buona pratica” in grado di mettere a disposizione case a chi ne ha necessità. Nell’ambito di un convegno sull’argomento, Guzzetti ha spiegato le origini storiche dell’housing sociale e ne ha poi tracciato i contorni sul piano finanziario, territoriale e sociale. Le “aree a buon mercato” sono messe a disposizione dai Comuni, mentre la “finanzia a buon mercato” proviene da Fondazione Cariplo e può provenire da altri soggetti. Interventi di edilizia – già realizzati in diverse località, come ad esempio a Milano e Crema – che spesso si accompagnano “a strutture e servizi sociali”, come ad esempio scuole materne, e che “vorrebbero anche cambiare il modo di convivere”, di “abitare in un modo nuovo la città”, creando reti e relazioni fra chi abita in queste centinaia di alloggi. “L’obiettivo della nostra presenza qui a Bruxelles è portare un’esperienza lombarda e italiana che funziona e sollevare un input in vista di possibili finanziamenti europei”, ha aggiunto Guzzetti, ad esempio provenienti dal Piano Juncker.

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