Festa di Avvenire: mons. Orofino (Tursi-Lagonegro), “Chiesa e mondo non sono due realtà diverse”

“Chiesa e mondo non sono due realtà diverse. Non a caso il Concilio ha operato una correzione parlando della Chiesa nel mondo. Il cristiano è colui che abita il mondo, che sta nel mondo. E il mondo gli è amico, è il luogo dove trova la risposta ai suoi perché”. Lo ha affermato ieri sera il vescovo di Tursi-Lagonegro, monsignor Vincenzo Carmine Orofino, intervenendo a Matera alla “Festa di Avvenire”. Il vescovo ha fatto l’esempio del “cercatore d’oro, che cerca nel fango. Quando nel fango trova l’oro, quella è la sua ricchezza”. Secondo Orofino, il problema, quindi, è “cosa noi cerchiamo nel mondo? Chi cerchiamo nel mondo?”. “Il mondo è la mia terra e la mia patria. Il mondo lo amo”, ha proseguito il vescovo, rilevando che “nel mondo cerco chi mi rende il cuore lieto, chi mi rende la vita felice”. Parafrasando ciò che disse Giovanni Paolo I, mons. Orofino ha rilevato che “il dramma del nostro tempo e della nostra Chiesa è che vogliamo correggere lo stupore della fede con l’osservanza delle regole”. Per cui, “una volta trovato l’oro, occorre che il cristiano sia stupito da questo incontro, sia felice per questo incontro” perché “il problema non sono gli altri ma siamo noi”. Per il vescovo, “questo stupore cambia la mia vita e quella degli altri se diventa cultura” e attraverso “Avvenire possiamo fare cultura e cambiare il criterio di giudizio”. Orofino ha concluso sottolineando l’importanza di essere “da cristiani nel mondo, Chiesa nel mondo, perché il mondo veda, creda e abbia la gioia di incontrare lo stesso Signore che abbiamo incontrato noi”.

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