Papa Francesco: Angelus, “vicinanza” al villaggio cinese di Xinmo e saluto a fedeli della Chiesa greco-cattolica ucraina

“Esprimo la mia vicinanza alla popolazione del villaggio cinese di Xinmo colpito ieri mattina da una frana causata da forti piogge. Prego per i defunti e i feriti e per quanti hanno perso la casa. Dio conforti le famiglie e sostenga i soccorritori. Vi sono tanto vicino!”. Sono le parole pronunciate dal Papa dopo la recita dell’Angelus di ieri, durante il quale Francesco ha ricordato anche la beatificazione, a Vilnius, del vescovo Teofilo Matulionis, ucciso in odio alla fede nel 1962, quando aveva già quasi 90 anni: “Rendiamo lode a Dio per la testimonianza di questo strenuo difensore della fede e della dignità dell’uomo. Salutiamo con un applauso lui e tutto il popolo lituano!”, le sue parole. Poi un saluto ai vescovi, sacerdoti e fedeli della Chiesa greco-cattolica ucraina, e ai pellegrini della Bielorussia, che ricordano il 150° anniversario della canonizzazione di San Giosafat.

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