Don Milani e don Mazzolari: mons. Sigalini (Palestrina), “Papa Francesco ha indicato in loro la vera figura del pastore”

Con la visita sulle tombe di don Primo Mazzolari e don Lorenzo Milani, “Papa Francesco ha potuto indicare in loro la vera figura del pastore, che sta davanti, dentro e dietro il suo gregge, piccolo o grande che sia”. È quanto scrive il vescovo di Palestrina, monsignor Domenico Sigalini, in un contributo pubblicato ieri da “Lazio 7”, nella pagina dedicata alla diocesi di Palestrina. Per Sigalini, don Mazzolari e don Milani “sono due parroci che hanno fatto i conti e condiviso la vita della gente di cui erano pastori”. Di don Mazzolari, “ricordo che da ragazzo venivo aiutato dai presbiteri della mia parrocchia di campagna a riflettere sulla famosa predica del Giovedì Santo: ‘Nostro fratello Giuda’”. “Rimanevo un poco scandalizzato – rivela – ma sicuramente stimolato a trovare un modo di pensare, capace di interpretare il mondo che si complicava e il Vangelo che doveva dare luce all’intelligenza e cuore alla fede”. Di don Milani, invece, “l’opera che mi ha colpito maggiormente e che è stata pure un riferimento per la mia vita è stata ‘La lettera a una professoressa’”. “Ero studente di matematica alla Statale di Milano a cavallo proprio del famoso ‘68”, ricorda, e la “leggevamo in un tazebao in fogli ciclostilati, prima ancora che fosse pubblicata”. “Ne abbiamo tratto ispirazione poi nelle richieste, convinte di ammettere all’università tutti gli studenti che avevano raggiunto una maturità, non solo quelli del liceo classico o scientifico”. “A me poi come prete – aggiunge – stimolava l’amore profondo, sofferto, alla Chiesa”.

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