San Giovanni: card. Betori (Firenze), “la città ha bisogno di presenze vive”

“Essere testimoni nel mondo della luce e della pace, della verità e dell’amore”. È l’impegno indicato questa mattina dall’arcivescovo di Firenze, il cardinale Giuseppe Betori, nel corso della celebrazione eucaristica che ha presieduto nella Cattedrale di Santa Maria del Fiore per la natività di San Giovanni Battista, patrono della città. “Luce e pace”, ha spiegato, sono “i due poli di una missione che annunziata da Giovanni, compiuta in pienezza in Gesù, è affidata ora alla nostra responsabilità”. “Il Papa a Barbiana ha parlato di una fiaccola da raccogliere, l’ha detto ai preti ma vale per tutti, dentro e fuori la comunità ecclesiale”, ha proseguito Betori, rilevando che “è una questione di responsabilità da assumere”. “C’è da smettere di inseguire i ‘mi piace’”, ha ammonito l’arcivescovo, “per ribadire, con la scuola di Barbiana: ‘I care’, ‘mi interessa’; anzi, mi fa pensare e mi costringe a prendere posizione, in modo responsabile e creativo”. Il “tempo che viviamo” – ha continuato – “va compreso in rapporto ai bisogni concreti della gente che ci sta intorno”. Secondo Betori, “la città ha bisogno di presenze vive, di istituzioni che sappiano valorizzare e promuovere contemporaneamente il loro portato culturale con la loro vocazione all’incontro tra gli uomini”. E poi bisogna “cominciare a pensare a partire dalle periferie, come spesso invita il Papa, scommettendo sulle loro potenzialità di rigenerare l’intero corpo sociale cittadino”. “Occorre ricostruire le relazioni nel tessuto sociale dei nostri territori, creando e sostenendo radici capaci di generare unità”, ha osservato l’arcivescovo, che ha anche ricordato “il Cammino sinodale della nostra Chiesa”.

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