Turismo: mons. Mazza (Ceer), “una sfida e un banco di prova”

Una Regione che possiede un tesoro inestimabile in santuari e luoghi di culto e che ha il più alto numero di cammini e vie di pellegrinaggio: l’Emilia Romagna assiste oggi alla crescita esponenziale del turismo religioso accanto a quello tradizionale. “Per la Chiesa il turismo è una sfida e insieme un banco di prova della sua apertura alle genti”, spiega mons. Carlo Mazza, vescovo di Fidenza e delegato della Conferenza episcopale regionale (Ceer) per la pastorale dello sport, turismo e tempo libero, in occasione della presentazione del Sussidio “La gioia del Vangelo nel turismo”. Un “semplice strumento di sensibilizzazione pastorale”, che “sollecita forme di accoglienza fraterna, suggerisce uno stile di ospitalità solidale, promuove un premuroso servizio religioso e riflessivo a tutti coloro che credono, che cercano, che desiderano un incontro di serenità e di pace”. La comunità cristiana si propone dunque come “una presenza competente” declinata con “l’ausilio di verbi rivelatori di azioni propriamente pastorali, significative di una Chiesa che si dona”. Il turismo, conclude mons. Mazza, è una grande “opportunità, sia di spazio che di tempo, per l’annuncio del Vangelo della gioia”.

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