Siccità: Coldiretti, mobilitazione di 1.500 agricoltori e pastori sardi. Perso il 40% delle produzioni

Sono 1.500 gli agricoltori e pastori sardi mobilitati da Coldiretti per denunciare “una situazione insostenibile” venutasi a creare a seguito della siccità che continua a colpire la Regione. Secondo elaborazioni Coldiretti su dati Ucea, “nella prima decade di giugno, in Sardegna è caduto il 40% di pioggia in meno con temperature superiori di 1,8 gradi la media del periodo, dopo mesi praticamente a secco: maggio (-95%), aprile (-71%) e marzo (-73%)”. “Il risultato – conclude Coldiretti – è la perdita del 40% delle produzioni agricole con la dichiarazione dello stato di emergenza per l’Isola”. Pastori e agricoltori, in ginocchio per la siccità, “sono partiti da Ottana, Borone e Bivio Paulilatino Nord Paulilativo per convergere con mezzi agricoli ad Abbasanta, all’altezza del 120° km della SS 131 Carlo Felice”, si legge in una nota, nella quale si precisa che “si scusano per i disagi per il blocco delle principali arterie della Sardegna, ma denunciano una realtà drammatica con coltivazioni distrutte e difficoltà ad alimentare gli animali”. Si è trattato di “una mobilitazione senza precedenti per cercare di salvare le aziende e le greggi che rappresentano un patrimonio economico, occupazionale e ambientale insostituibile della Regione”. La Coldiretti chiede interventi urgenti per garantire la sopravvivenza delle aziende messa anche a rischio dai prezzi troppo bassi pagati in campagna.

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