Giornata mondiale servizi pubblici: Oxfam, annunciati i vincitori del concorso fotografico sulla disuguaglianza in Italia “Contrasti”

Un migrante costretto a pregare a terra davanti ad un cassonetto per i rifiuti, una roulotte divenuta “casa” accanto ad una grande store di arredamento, un senzatetto che dorme davanti all’immagine accattivante di una carta credito, l’indifferenza di un uomo d’affari davanti a chi ha più bisogno, la solitudine dell’età anche in una piazza piena di gente, le insormontabili barriere architettoniche che condizionano la vita di chi è costretto su una sedia a rotelle, l’alienazione quotidiana nel rapporto simbiotico tra giovani e nuove tecnologie. In occasione della Giornata mondiale dei servizi pubblici, indetta dalle Nazioni Unite, Oxfam annuncia i vincitori del concorso fotografico sulla disuguaglianza in Italia “Contrasti”. Un’iniziativa promossa all’interno della campagna “Sfida l’ingiustizia”, lanciata con l’obiettivo di “contribuire a rimuovere le cause che sono alla base della crescente disuguaglianza e promuovere un modello di economia più umana, anche nel nostro Paese”.
“Tanti spaccati capaci di raccontare in modo evocativo, in una foto appunto – si legge in una nota di Oxfam -, la disuguaglianza in un Paese come l’Italia, in cui oltre 1 persona su 4 oggi è a rischio povertà o esclusione sociale: 17 milioni e mezzo di concittadini, che vivono in una condizione di estrema precarietà e vulnerabilità, rischiando ogni giorno di piombare nel circolo vizioso della povertà assoluta in cui già versano 4,6 milioni di persone. Un allargamento crescente della forbice, che vede 1 persona su 13 non avere cibo a sufficienza o una casa decentemente riscaldata, di che vestirsi, né mezzi per curarsi, informarsi, istruirsi”. Quasi 800 le fotografie raccolte in circa due mesi dal lancio del concorso, suddivise in quattro categorie: disparità, servizi, nuove generazioni e vita quotidiana. Molti autori, soggetti e stili diversi, ma con lo stesso obiettivo: raccontare la propria percezione delle espressioni della disuguaglianza nella propria città, nei luoghi di lavoro, nelle scuole, negli ospedali, nella vita quotidiana.

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