Fine Ramadan: card. Scola, “invitati a cercare gli uni negli altri il bene che Dio semina e a farlo fruttificare”

“Siamo invitati dalle nostre fedi a cercare gli uni negli altri il bene che Dio semina e a farlo fruttificare”. È quanto scrive l’arcivescovo di Milano, il cardinale Angelo Scola, nel messaggio inviato ai fedeli musulmani per la fine del Ramadan, che si concluderà il 24 giugno. Scola rileva che “c’è un passo del Corano che ha risvegliato in me echi molto forti, legati alla mia tradizione cristiana: ‘Gareggiate nelle opere buone’ (Sura 5,48)”. “Nelle nostre Sante Scritture – aggiunge – l’apostolo Paolo ha un’affermazione simile: ‘Gareggiate nello stimarvi a vicenda’ (Rm 12,10)”. “Per poter eseguire questo compito servono concentrazione, contemplazione (capacità di sguardo), solidarietà”, aggiunge il cardinale, osservando che “il mese di Ramadan vi sta donando questi frutti”. “Abbiamo bisogno di comunicare la loro bellezza nel mondo in cui viviamo – prosegue – per poter compensare e guarire le conseguenze del peccato degli uomini: violenze, guerre, carestie, migrazioni, inquinamento, tristezza, perdita della speranza e, soprattutto, del rapporto con Dio”. Per Scola, “risponderemo così alla sete di vita, felicità, verità e bene che, soprattutto i giovani, mostrano di avere”. “Vorrei che gli incontri e i dialoghi avviati tra le nostre parrocchie ed associazioni e i vostri centri culturali e di preghiera avessero questo esito”, si augura Scola, invitando a proseguire “il proprio cammino di fede, approfondendo quella relazione con Dio che porta come dono la pace a ciascuno e a tutta la famiglia umana”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia

Informativa sulla Privacy