Estate: mons. Giudice (Nocera-Sarno), no alla “dittatura delle vacanze a tutti i costi”. “Abbronziamoci al sole della carità”

foto SIR/Marco Calvarese

No alla “dittatura delle vacanze a tutti i costi”. È l’invito che rivolge mons. Giuseppe Giudice, vescovo di Nocera Inferiore-Sarno, nel suo Messaggio per l’estate. “Ci sono vacanze e vacanze, riposo e riposo! Importante è il riposo, non il dolce far niente; esso ha per noi una valenza diversa e non può essere un motivo per fare debiti o aumentare lo stress, quasi che tornando dalle ferie si ha poi bisogno di un altro periodo di riposo – avverte il presule -. Il riposo è anche un fatto culturale, di abitudine, di tradizione, di stile e riposarsi è innanzitutto fermarsi, cambiare un po’ attività, leggere, acculturarsi o mettersi dinanzi al Signore e non nella folla della fabbrica delle vacanze”. Il vescovo incoraggia tutte le iniziative delle “parrocchie – grest, campi scuola, estate insieme – che sono una ricchezza e una grande opportunità per le famiglie e per incentivare il volontariato, fosse anche per pochi giorni e ore”: “Che servizio stupendo all’educazione e alla formazione! Queste attività innanzitutto ricordano che i nostri ambienti non seguono il calendario scolastico e non chiudono con la scuola, anzi aprono e si allargano sempre più, perché tenuti insieme dai giorni dell’Anno liturgico”, evidenzia.
Non solo: “Che ricchezza e che deterrente contro le chiacchiere e l’immobilismo, in quelle parrocchie e aggregazioni dove si trova tempo, spazio e fantasia, non solo per i bambini e i ragazzi, ma per le famiglie, perché per la crescita integrale di un piccolo, tutti i grandi sono impegnati ed anche l’anziano riscopre il suo ruolo e la sua giovinezza”. Poi la proposta: “Se come diocesi riuscissimo ogni anno a dare un tema comune, declinato dalla nostra fantasia, potrebbe essere un bel filo per mettere insieme le nostre variegate realtà. Coraggio, allora, è tempo di gruppi estivi (grest); oratori in piazza; estate insieme; campi scuola; parrocchie aperte e quanto la fantasia suggerisce per vivere con gioia il tempo estate ecclesiale”. Di qui l’invito e la proposta a chi gli chiede dove andare in vacanza: “Mi riposo – potreste rispondere – dando gratuitamente una mano a queste realtà e vivendo la mia vacanza al servizio degli altri. Ci annoieremo di meno, ci stancheremo un po’, ma ci abbronzeremo al sole della carità, usando la crema dell’umiltà e del servizio, che rende belli e simpatici”, conclude mons. Giudice.

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