Liturgia e catechesi: don Gallo, “ampliare sinergia a pastorale giovanile, ufficio famiglia e Caritas”

(Salerno) – “È opportuno che la sinergia tra catechisti e liturgisti si potenzi ampliandolo a pastorale giovanile, ufficio famiglia e Caritas”. È uno dei suggerimenti emersi dai laboratori svoltisi ieri a Salerno nell’ambito del Convegno nazionale dei direttori degli Uffici catechistici e liturgici diocesani. Nel presentarne le sintesi, questa mattina, don Marco Gallo ha affermato che dal lavoro dei 16 laboratori “emergono quattro grandi conferme”, ha spiegato, rilevando che è stata ribadita “prima di tutto l’utilità e la fecondità del lavoro sinergico tra liturgisti e catechisti”. Poi “c’è la pluralità dei linguaggi – verbali, non verbali, plurisensoriali – che ha la sua rilevanza nella comunicazione della fede”. Inoltre “liturgia e catechesi sono poste di fronte alla sfida dell’inclusione verso bambini, persone con disabilità, catecumeni adulti”. Infine è stata rilevata “la necessità di formazione per gli operatori pastorali”. “Se sul significato del termine liturgia tutti convergono – ha aggiunto – su ‘catechesi’ c’è ancora da intendersi”. Don Gallo ha rilevato poi “la sorprendente frequenza con cui si è parlato dei nonni”, aggiungendo che “si verifica nei bambini un vero senso di orfanezza quando viene a mancare un nonno”. Tra le urgenze è stata indicata anche quella della “figura del tutor (giovane o coppia) che senta la vocazione per un rapporto uno-a-uno, due-a-due con la persona che si accompagna nell’iniziazione”. Non sono mancati poi i suggerimenti come la “revisione del messale fanciulli”, la “circolazione di pratiche virtuose”, la richiesta di produzione di “un vademecum nazionale per la formazione dei catechisti”, di “linee guida per i nuovi parroci” e di “sussidi per le catechesi con i disabili e per le liturgie domestiche”.

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