(Bruxelles) Nel suo intervento al Consiglio europeo, il presidente dell’Euroassemblea Antonio Tajani ha affrontato, oltre le migrazioni, altri nodi all’ordine del giorno quali la sicurezza e la lotta al terrorismo, la difesa, gli Accordi di Parigi sul cambiamento climatico, la competitività e la politica industriale. Sollecitato dai giornalisti, del neo presidente francese Emmanuel Macron ha detto: “È apparso subito a suo agio al Consiglio europeo, è una persona intelligente e un interlocutore importante per l’Ue”; “lo abbiamo invitato al Parlamento di Strasburgo, dove dovrebbe venire dopo l’estate”. E del divorzio da Londra? “La decisione di recedere dall’Ue viene da Londra. Non è l’Ue che se ne va, ma il Regno Unito. Sarebbe una buona cosa” se il governo britannico “decidesse di rinunciare a impugnare l’articolo 50 del Trattato”, “ma poi occorrerebbe sentire il parere degli altri 27 Stati aderenti”. “Comunque nei negoziati l’Unione europea ha una priorità: difendere gli interessi dei propri cittadini”, compresi gli oltre 3 milioni che vivono sull’isola. “Rimango fiducioso che potremo chiudere i negoziati entro i primi mesi del 2017”.