Consiglio europeo: cooperazione più stretta per difesa e sicurezza. Nodo Brexit. Macron all’esordio: “Ue non è un supermarket”

(Bruxelles) Il Consiglio europeo parte con il piede giusto. Dopo l’intervento del presidente dell’Europarlamento Tajani, i capi di Stato e di governo hanno approvato all’unanimità il capitolo delle “Conclusioni” su sicurezza e difesa. In dieci punti i leader Ue definiscono la strada per una cooperazione più intensa e integrata per sicurezza, lotta al terrorismo, estremismo on line. “Il terrorismo rimane una grave minaccia”, ha affermato il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, e i recenti avvenimenti, soprattutto nel Regno Unito, lo confermano. Nell’azione concreta in questa direzione è incluso il contrasto ai contenuti su internet orientati all’estremismo, al jihadismo, al proselitismo per trovare nuovi foreign fighters. Per la difesa militare la Commissione aveva proposto l’istituzione di un fondo di bilancio apposito che è stato a sua volta approvato. Nella prima fase delle discussioni in Consiglio – che prosegue i lavori in serata e nella prima metà della giornata di domani – non sono mancati i problemi politici. La presenza della premier britannica Theresa May ha evocato il Brexit e il difficile negoziato per la separazione tra Regno Unito e Ue. Dal canto suo il neo presidente francese Emmanuel Macron, al suo esordio al summit, si è lamentato di quei Paesi che hanno ampio accesso ai fondi comunitari ma poi si rifiutano di collaborare per accogliere rifugiati da Italia e Grecia: “L’Unione europea non è un supermarket”, ha detto Macron, suscitando irritazione nei rappresentanti di Polonia, Ungheria e altri Paesi dell’Europa centro-orientale.

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