Vita: D’Ubaldo (Cav Roma), “l’80% delle donne sono straniere”. “Progetto Gemma” e “Sos Vita”

“L’80% delle donne sono straniere, la maggioranza proviene dal Marocco e dalla Nigeria”. Lo ha detto Maria Luisa D’Ubaldo, coordinatrice dei Cav romani, intervenendo oggi alla presentazione alla Camera dell’attività dei 349 Centri di aiuto alla vita promossi dal Movimento per la vita. “Se i Cav seguono i flussi migratori, abbiamo bisogno di mediatori culturali per un’accoglienza a 360 gradi”, ha osservato illustrando l’attività di ascolto e di aiuto, tramite operatori specializzati e volontari, svolta dai Cav sul piano medico, psicologico ed economico, tramite il “Progetto Gemma”, un servizio per l’adozione temporanea a distanza di madri in difficoltà tentate di rifiutare il proprio bambino: attraverso questo servizio e con un contributo mensile di 160 euro, si può adottare per 18 mesi una mamma e aiutare così il suo bambino. Dal 1994, anno in cui è nato Progetto Gemma, al 31 dicembre 2016 sono state “adottate” circa 22mila mamme. “Se lo Stato, invece che sull’aborto, investisse sull’aiuto che le donne chiedono, non ci sarebbe l’andamento demografico attuale”, ha denunciato D’Ubaldo, citando anche “Sos vita”, la rete delle emergenze messa in campo dal Movimento per la Vita, tramite i Cav, per l’assistenza – 24 ore su 24, tramite un numero telefonico (800-813.000) e un sito Internet – in caso di gravidanze a rischio, aborto e post-aborto. “Restituiamo alla donna la libertà di non abortire”, ha detto D’Ubaldo, sottolineando che solo a Roma, negli ultimi 7 anni, sono nati 6 nuovi Cav, di cui l’ultimo un mese fa in zona Acilia.

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