Rifugiati: p. Lombardi, cittadinanza non sia esclusiva o escludente

“Un futuro degno è un futuro in cui la cittadinanza non è esclusiva o escludente, ma fattore per la costruzione di una comunità civile in cui anche i rifugiati entrano a farne parte”. Lo ha sottolineato padre Federico Lombardi, presidente della Fondazione Ratzinger, che questa sera ha moderato il colloquio “Rifugiati, l’umanità non si arresta”, promosso dal Centro Astalli in occasione della Giornata mondiale del rifugiato, al quale hanno partecipato il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano, e il giornalista Ferruccio De Bortoli, presidente della casa editrice Longanesi. Non bisogna “parlare di flussi migratori in astratto, ma considerare, come ci chiede papa Francesco, i volti, le storie, le sofferenze, le esperienze e le ricchezze di questi nostri fratelli e sorelle”, ha detto padre Lombardi.
Occorre inoltre “combattere l’indifferenza e non lasciare che sia l’illegalità a gestire il fenomeno come se accettassimo la costruzione di una società parallela, invisibile, che non vogliamo vedere”, ha osservato da parte sua De Bortoli per il quale è necessario “incoraggiare un’accoglienza regolamentata dei lavoratori di cui abbiamo bisogno”. “Se non c’è questa politica, si finisce per favorire il sommerso e il nero”, ha evidenziato il giornalista che si è chiesto se in futuro non si porrà l’esigenza di “mettere un limite all’accoglienza per garantirne una migliore qualità”. “Credo – ha concluso – che questa sarà una via ineludibile anche per rispondere alle paure dei residenti che non vanno criminalizzate”.

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