Immigrati: Caritas/Migrantes, sono 5 milioni (8,3%) e compensano declino demografico. Il 58,7% alunni è nato in Italia

Foto: Save the Children

Al 1° gennaio 2016 le persone di cittadinanza straniera risultavano essere 5.026.153 (di cui il 52,6% donne), pari all’8,3% della popolazione complessiva (60.665.551), che è in calo di 130.061 unità (-0,2%) rispetto all’anno precedente. Al 1° gennaio 2017 si registra un calo ulteriore di 89.000 italiani, solo in parte compensato (+2.500) dagli stranieri. Il saldo totale di 60.579.000 registra una ulteriore diminuzione di 86.000 unità. Su 814.851 alunni con cittadinanza non italiana nelle scuole nell’anno scolastico 2015/2016 (il 9,7% del totale), più della metà – il 58,7% – sono nati in Italia. È quanto emerge dalla XVI edizione del Rapporto immigrazione 2016 di Caritas italiana e Fondazione Migrantes presentato oggi a Roma, intitolato “Nuove generazioni a confronto”. Secondo il Rapporto le acquisizioni di cittadinanza (al 31 dicembre 2015) con la legge attualmente in vigore sono state 178.035, con un aumento del 37,1%. I diciottenni che hanno fatto richiesta erano 10.000 nel 2011, sono diventati 66.000 nel 2015. L’Italia sta diventando un Paese sempre più multiculturale, con 198 nazionalità diverse e famiglie residenti: ai primi posti la Romania (1.151.395), a seguire l’Albania (467.687), il Marocco (437.485) e la Cina (271.330). Tra le acquisizioni di cittadinanza del 2015 (il 42% sono donne) si registrano fenomeni nuovi: diminuiscono dal 25% al 16% le donne straniere che la chiedono a seguito di matrimoni con italiani; aumentano i matrimoni di uno sposo straniero con una sposa italiana (+5,9%) e calano i matrimoni tra stranieri (-5,9%), in totale 6.000. I matrimoni in cui almeno uno dei due sposi era di cittadinanza straniera erano 24.018, pari al 14,1% delle nozze celebrate nel 2015. Gli uomini italiani sposano in prevalenza romene (20%), ucraine (12%) e russe (6%). Le donne italiane preferiscono i marocchini (13%), gli albanesi (11%) e i romeni (6%).

Nelle scuole secondarie di II grado si conferma la propensione dei ragazzi stranieri a scegliere istituti tecnici e professionali ma aumentano nelle università. Negli atenei italiani (a.a. 2015/2016) su 271.000 studenti, gli immatricolati di cittadinanza non italiana sono il 5%. Nel mondo del lavoro grande è la differenza di retribuzione media mensile: per gli italiani è di 1.356 euro, per gli stranieri scende a 965 euro (-30%). Sempre in crescita è l’imprenditoria straniera: 354.117 imprese a fine 2015 (+5,6%), soprattutto nel commercio, nella riparazioni di autoveicoli e nel settore delle costruzioni. Gli stranieri sono il 34,07% della popolazione carceraria (fine 2016), pari a 18.621 detenuti, in maggioranza per reati contro il patrimonio (8.607), violazione delle norme in materia di stupefacenti (6.922) o condanne per reati contro la persona (6.751). I minori stranieri sono circa un terzo (3.930) dei soggetti presi in carico (14.920) al 15 marzo 2017.

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