![](https://old.agensir.it/wp-content/uploads/2017/06/raspantiAntonino-755x491.jpg)
“Sconcerto ed indignazione”. È quanto esprimono la comunità ecclesiale e il vescovo di Acireale, monsignor Antonino Raspanti, per la morte di Giovanni Leonardi, avvenuta nei giorni scorsi a seguito di un pestaggio perpetuato in pieno giorno nei pressi della stazione ferroviaria, e di cui si celebreranno le esequie domani, nella chiesa di San Domenico ad Acireale. Il tassista, 61 anni, è morto per infarto dopo essere stato picchiato a calci e pugni dal 26enne russo Nikita Gromokov, che ha dichiarato di averlo aggredito per un presunto furto. “Non essendo la città di Acireale solita a simili fatti di cronaca, quanto accaduto non può che suscitare sconcerto”, si legge in un comunicato diffuso dall’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi: “A questo s’aggiunge indignazione perché chi avrebbe subito il torto del furto – ipotesi da verificare – ha cercato di farsi giustizia da sé, con gesti disumani e contro lo Stato di diritto”. Il vescovo esprime “vicinanza ai familiari della vittima, e alla madre in particolare, affinché il loro dolore possa essere consolato dalla solidarietà di tanti fratelli e dalla benevolenza della Grazia di Dio”. “Ringrazio l’operato degli organi di polizia, che sono riusciti ad individuare i responsabili di tale crimine e con tanto impegno si prodigano per la sicurezza di ogni cittadino”, prosegue Raspanti: “Mi auguro altresì che i responsabili di tale delitto si ravvedano e si pentano”.