Diocesi: card. Bagnasco (Genova), “la città ha bisogno di prendere il largo con coraggio”

“Genova ha bisogno di orizzonte, di prendere il largo con coraggio e di ancorarsi a Dio”. Ad affermarlo il card. Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente del Ccee, nell’omelia pronunciata ieri, nel tardo pomeriggio, durante la Messa di ringraziamento per la visita che Papa Francesco ha fatto alla città e alla diocesi a fine maggio. Per il card. Bagnasco, “il primo orizzonte che il Papa ci indica è l’orizzonte di Dio” perché “la fede è la questione dominante e centrale”. L’arcivescovo ha quindi colto l’occasione di parlare ai numerosi fedeli e volontari che si sono impegnati per l’organizzazione della visita di Francesco per lanciare una indicazione pastorale concreta: “Curare di più i consigli pastorali vicariali”, che “sono da recuperare e rianimare perché al loro interno c’è un nucleo di futuro”. In altre parole: “O creiamo l’anima come vicariati, o domani, con il numero dei sacerdoti, sarà difficile curare le comunità cristiane” ha detto con riferimento al calo delle vocazioni sacerdotali. “L’ancorarsi in Dio – ha aggiunto il porporato – tocca a noi”. Anche se “non possiamo pensare, né per Genova, né per l’Europa, che tutti siamo credenti in Gesù Cristo, l’ancoraggio deve rimanere, per non perdere l’anima, e questo è affidato ai cristiani, a noi. Siamo noi che dobbiamo ancorarci in Dio, non solo come comunità cristiana, ma come città, e intercedere per la città intera”.

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