Notizie Sir del giorno: scomparsa ex cancelliere tedesco Kohl, Montenegro sulla giornata dei poveri, cordoglio Nosiglia per morte di Erika

Helmut Kohl: scomparso l’ex cancelliere tedesco. Card. Marx (Dbk), “grato per la sua testimonianza cristiana”

L’ex cancelliere tedesco Helmut Kohl è morto oggi, all’età di 87 anni, a Ludwigshafen. Cancelliere della ex Germania Occidentale dal 1° ottobre 1982 al 3 ottobre 1990 quando assunse la carica di cancelliere della Repubblica Federale di Germania sino al 27 ottobre 1998. Era considerato l’artefice principale della riunificazione tedesca oltre che uno dei “padri” dell’integrazione europea. Messaggi da tutto il mondo pervengono alla famiglia e alle istituzioni tedesche. Il presidente della Conferenza episcopale tedesca (Dbk), cardinale Reinhard Marx, ha reso omaggio all’ex cancelliere tedesco come a una personalità con una grande visione storica. Il cardinale Marx ha inviato un messaggio di cordoglio alla vedova di Kohl: “La Chiesa in Germania è grata per la testimonianza cristiana di Helmut Kohl. Ovunque nel mondo fossero calpestati i valori di una società libera, lui si impegnava perché questi valori fossero rispettati. Voleva e sapeva manifestare in Europa le sue convinzioni cristiane”. Una istanza centrale per Kohl era “lavorare per una economia sociale di mercato fondata sulla dottrina sociale della Chiesa”, scrive il cardinale. La Chiesa è grata per il fatto che “Helmut Kohl abbia voluto con forza visionaria, coraggio, perseveranza e grande capacità di negoziare l’unità tedesca e l’abbia posta in essere insieme ad altri”. Allo stesso tempo, è stato “il cancelliere dell’idea europea” e ha avuto un “ruolo grande e decisivo per la crescita di una Europa unita senza frontiere”. Il presidente del Parlamento Ue, Antonio Tajani, dichiara al Sir: “Kohl aveva un’idea di Europa non germano-centrica; piuttosto intendeva l’Europa come una unione di valori al servizio dei cittadini e dei Paesi europei”. Gli fa eco il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker: a suo avviso Kohl “ha riempito di vita la casa europea” costruendo ponti con l’Occidente e con l’Est, ma anche perché “non ha mai smesso di fare progetti sempre migliori per il futuro dell’Europa”. (clicca qui)

Messaggio Giornata mondiale dei poveri: card. Montenegro, “questo mondo degli scarti dove ci porterà?”

“Questo mondo degli scarti dove ci porterà?”. È la domanda provocatoria posta dal cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento e presidente di Caritas Italiana, commentando il messaggio di Papa Francesco per la prima Giornata mondiale dei poveri in una videointervista al settimanale diocesana agrigentino “L’Amico del Popolo”. “Quello che il Papa dice è il Vangelo a dirlo. Che il Papa mi debba ricordare che ho bisogno di vivere il Vangelo diventa preoccupante”, aggiunge Montenegro, rilevando come “chi più di noi parla di amore? Però nel momento in cui viene il povero, il migrante, la persona diversa da me, noi chiudiamo le porte. Ma celebriamo l’eucaristia”. “Una comunione senza condivisione è impossibile”, aggiunge l’arcivescovo, osservando che “la carità non si misura da quello che do ma da quello che mi tolgo. Solo quando mi privo di qualcosa per condividere allora incomincia la mia carità”. Per Montenegro, “la carità che non è giusta, è incompleta e falsa”. “L’egoismo, il nostro stile di vita, il modo con cui personalmente e come comunità viviamo è tale da togliere agli altri il necessario”, prosegue il cardinale, ammonendo che “non si può pensare che ancora oggi ci sono persone con le mani dentro il cassonetto per cercare da mangiare”. (clicca qui)

Ritrovata reliquia don Bosco: don Artime (rettore salesiani), “notizia che ci riempie di gioia”

“È una notizia che ci riempie di gioia”. Così il rettor maggiore dei Salesiani, don Ángel Fernández Artime, commenta il ritrovamento della reliquia di don Giovanni Bosco trafugata dalla Basilica di Castelnuovo don Bosco (At) lo scorso 2 giugno. “Siamo profondamente rallegrati per il ritrovamento della reliquia”, afferma don Artime: “Ringraziamo Dio per la rapida e felice conclusione della vicenda, insieme a tutti coloro che ci hanno aiutato e sostenuto in questi giorni: i carabinieri di Asti, tutte le autorità che hanno collaborato e più in generale le migliaia e migliaia di persone che in questi giorni hanno pregato e ci hanno fatto sentire la loro vicinanza. Davvero grazie”. “Anche se la casa di don Bosco oggi è in tanti oratori e periferie di tutto il mondo – osserva il rettor maggiore – il posto di quella reliquia è la Basilica del Colle don Bosco, nel medesimo luogo fisico dove sappiamo che è nato don Bosco – la cascina Biglione – e dove può essere venerata da tanti devoti provenienti da tutto il mondo che ancora oggi trovano ispirazione dalla vita e dal sistema preventivo di don Bosco”. (clicca qui)

Incidenti a Torino: mons. Nosiglia (vescovo), “la morte di Erika pesa sulla nostra coscienza”

La morte di Erika Pioletti, la donna di Domodossola travolta dalla folla in piazza San Carlo lo scorso 3 giugno 2017 in occasione della finale di Champions League, “resterà come un marchio che pesa sulla nostra coscienza di cittadini”. Ad affermarlo è l’arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, in una nota diffusa nella tarda serata di ieri. “È con grande dolore che ho appreso la morte di Erika dopo lunghi giorni di agonia in seguito alle conseguenze tragiche della sera di sabato 3 giugno”, scrive l’arcivescovo, aggiungendo che “prego perché il Signore l’accolga nel suo regno di pace e di amore e prego per i suoi cari affinché siano sostenuti dalla materna tenerezza della Madonna Consolata di cui stiamo celebrando la Novena”. Per mons. Nosiglia, “la morte di Erika aggrava ancora più profondamente lo scoramento del nostro animo, ma anche il giudizio già severo formulato dopo quanto è accaduto in piazza San Carlo”. (clicca qui)

Corpus Domini: Enzo Bianchi, “l’offerta eucaristica della vita di un cristiano avviene nella polis”

“Se i cristiani saranno uomini e donne eucaristici, capaci di intercessione e di ringraziamento-eucaristia, allora la città ne trarrà pace e bene”. È quanto afferma Enzo Bianchi, fondatore della comunità monastica di Bose, in una nota pubblicata oggi dal Sir in occasione della solennità del Corpus Domini. “Per la mia generazione la processione del Corpus Domini, con ostensorio e baldacchino che attraversano le vie della città, ha costituito a lungo l’immagine simbolica più pregnante di un tipo di presenza della Chiesa nella società”, osserva Bianchi, rilevando come “ora che alcuni vorrebbero forzare la laicità dello Stato, fino a escludere qualunque manifestazione pubblica di culto, diviene necessario riscoprire le modalità in cui la fede possa essere testimoniata comunitariamente anche nello spazio pubblico per eccellenza, la città”. “Se infatti la celebrazione eucaristica avviene come mistero della fede nella comunità rigorosamente delimitata – spiega Bianchi – la vita eucaristica, l’offerta eucaristica della vita di un cristiano avviene nella polis, nella compagnia degli uomini” dove “l’unica eucaristia è narrata, mostrata e vissuta”. (clicca qui)

Polonia: a Nysa il quinto Congresso delle famiglie numerose. Fra i presenti la ministra Rafalska

Oltre 200 famiglie da tutta la Polonia con oltre 800 bambini da oggi e per tre giorni animeranno a Nysa il quinto Congresso delle famiglie numerose organizzato “per integrare le persone, sostenere le iniziative a favore delle famiglie, e influire positivamente sull’immagine della famiglia numerosa nella società”. L’iniziativa dell’Associazione Tre+ (che sta per famiglia con più di un bambino) alla quale appartengono nuclei con anche più di dieci figli, accompagna i genitori nella soluzione dei problemi quotidiani e i piccoli nell’apprendimento e nel gioco. Sabato, nell’ambito del Congresso è prevista una discussione aperta a tutti sulle tematiche relative alle politiche famigliari e agevolazioni concesse dallo Stato alle famiglie numerose. Al dibattito prenderà parte il ministro per la famiglia, il lavoro e le politiche sociali Elzbieta Rafalska, autrice fra gli altri del programma di sostegno ai nuclei con più di un figlio “500+”. Il programma in vigore da oltre un anno prevede un sostegno finanziario considerevole (500 zloty polacchi appunto) per ciascun figlio oltre il primo. Il ministro sottolinea che “500+” ha contribuito a frenare il calo demografico in Polonia dove, solo nel primo trimestre di quest’anno, sono nati 100mila bambini, senza portare a un rilevante allontanamento dal lavoro delle donne, che, come sostengono i critici del programma, avrebbero preferito stare a casa e occuparsi dei figli che non impegnarsi nel campo lavorativo. (clicca qui)

Primo Mazzolari: don Bignami (postulatore), alterni rapporti tra il parroco e i pontefici. Martedì l’omaggio di Bergoglio

“Anch’io voglio bene al papa” e “La carità del papa”: sono due libri scritti da don Primo Mazzolari (Cremona, 1890-1959), parroco, giornalista e scrittore, che però non furono ben accolti a suo tempo in Vaticano. Fra Mazzolari e i pontefici i rapporti furono spesso difficili e più volte il sacerdote fu richiamato all’ordine dal Sant’Uffizio. “Solo con Giovanni XXIII la musica cambia. Il celebre incontro del 5 febbraio 1959 è stato un evento straordinario, tanto più importante perché osteggiato fino all’ultimo. Il saluto benevolo del Papa ha chiuso un capitolo doloroso: ‘Ecco la tromba dello Spirito Santo in terra mantovana’. Sul diario personale don Primo commenta l’incontro con parole di gioia: ‘Esco contento. Ho dimenticato tutto’”. Lo racconta sul Sir don Bruno Bignami, presidente della Fondazione Don Primo Mazzolari e postulatore della causa di beatificazione del prete cremonese, in vista della visita che Papa Francesco farà martedì 20 giugno proprio a Bozzolo, per sostare in preghiera sulla tomba dell’arciprete. Subito dopo Bergoglio si recherà a Barbiana (Toscana), per un’altra eloquente visita-omaggio ai luoghi di don Lorenzo Milani. Bignami aggiunge: “Amarezze e incomprensioni sono diventate gradualmente un ricordo lontano” per Mazzolari, “ma solo dopo la morte del prete di Bozzolo, avvenuta il 12 aprile 1959. Col passare degli anni e con l’avvicendarsi dei papi, ciascuno a suo modo ha voluto rendere omaggio al parroco dei lontani”. (clicca qui)

 

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