Giovani e lavoro: Montaruli e Binetti (Msac Molfetta), su alternanza “i giovani chiedono di essere ascoltati”

Intervenendo al seminario “Quale formazione per quale lavoro? Giovani e lavoro tra esperienze e buone pratiche” promosso questo pomeriggio a Roma dall’Istituto Vittorio Bachelet dell’Azione cattolica italiana, Antonio Montaruli e Martino Binetti del Msac della diocesi di Molfetta – Ruvo – Giovinazzo – Terlizzi, riferiscono i risultati di un’indagine effettuata tra un campione di studenti di licei, istituti tecnici e professionali della diocesi, inserito in un progetto di alternanza scuola – lavoro. A una metà di giovani che si dichiarano soddisfatti dell’esperienza vissuta che definiscono “un arricchimento”, corrisponde un’altra metà che “vede l’alternanza come un obbligo e non coglie la pertinenza tra quello che si studia in aula e quello che si andrà a fare nel mondo del lavoro”. Come punti di forza vengono indicati la buona accoglienza in azienda – che sembra migliore per gli studenti degli istituti tecnici: come punto di debolezza la scarsa o addirittura mancata comunicazione tra insegnanti e studenti e tra azienda e scuola. Trasversale il desiderio e l’auspicio che gli stessi studenti vengano “ascoltati di più” sulle loro esigenze e attese per “contribuire ad elaborare e strutturare meglio i percorsi di alternanza”.

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