Colombia: vescovi auspicano un “dialogo sereno” tra governo e insegnanti in sciopero da oltre un mese

“Noi vescovi della Colombia seguiamo con preoccupazione di pastori le notizie riguardanti lo sciopero degli insegnanti, che prosegue da più di un mese. Ci inquieta che non si sia riusciti ad arrivare a un accordo riguardo alle domande e alle situazioni che gli insegnanti hanno reso evidenti con le loro proteste e le loro prese di posizione. Percepiamo che questo sciopero si è convertito in una vera e propria emergenza educativa, con forti ripercussioni per le istanze sociali e soprattutto per la famiglia”. Lo afferma il presidente della Conferenza episcopale colombiana (Cec) e arcivescovo di Tunja, mons. Luis Augusto Castro Quiroga, di fronte alle numerose manifestazioni che si susseguono in queste settimane nel Paese e in particolare a Bogotá. Prosegue mons. Castro: “La Chiesa ha sempre insegnato e ha difeso il valore e il compito educativo nella vita delle persone e della società, perché tale compito rappresenta, come dice il Papa, un atto di amore, di dono della vita”. L’invito è a favorire “un dialogo sereno e con buona volontà tra il governo e gli insegnanti, in modo che si arrivi velocemente ad accordi giusti, equi e rispondenti alla realtà che attraversa il Paese”. Al tempo stesso, “chiediamo che si tenga conto delle difficoltà di un grande numero di famiglie a causa dello sciopero”. “Pensiamo che sia necessario tendere verso un sistema educativo di alta qualità – conclude Castro Quiroga -, diretto a tutti e soprattutto ai più poveri. Si sono fatti passi in avanti nella copertura della popolazione, però ci sono fasce di popolazione che accedono solo ad un’educazione formale, soprattutto per la formazione al lavoro”.

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