Disabili in ospedale: Corti (Fondazione Sospiro), “protagonisti con il medico del percorso di cura”

“Deve essere chiaro che nel percorso di cura ci sono due protagonisti: la persona con disabilità e il medico”. Sull’importanza di “rendere protagoniste” le persone con disabilità in ospedale è Serafino Corti, direttore del Dipartimento delle disabilità, Fondazione Istituto ospedaliero di Sospiro Onlus, intervenuto al convegno “Il diritto negato. Persone con disabilità e salute in corso presso il Policlinico “Agostino Gemelli” di Roma. “Anzitutto conoscere la persona, osservarla cercare di capire le sue esigenze, anche chiedendole a lei”: la prima indicazione, in estrema sintesi, offerta dal relatore. Quindi “bisogna avere le tecniche giuste, ossia mettere in campo interventi medici e riabilitativi il più possibile adeguati per dare risposte adeguate alla persona”. Poiché “la modifica dei nostri pensieri modifica i nostri comportamenti, occorre rispettare la persona con disabilità, i suoi valori e bisogni; parlare la lingua di chi ci ascolta e capire quali siano le strategie per darle sostegno”. Infine, secondo l’esperto, occorre “sostenere la compliance, ossia la disponibilità del soggetto a costruire un percorso di cure”. Infine è necessario “formare il personale sanitario per metterlo in grado di aiutare le persone con disabilità ad autodeterminarsi non solo in ospedale ma anche nei loro stili di vita”.

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