Vescovi di Sicilia: documento pastorale sulla famiglia. “Accompagnare, discernere, integrare la fragilità”

Una linea comune a tutte le diocesi dell’isola, come una “via siciliana” all’Amoris laetitia, che aiuti i presbiteri e gli operatori pastorali impegnati nel prendersi cura delle coppie e delle famiglie, con soluzioni pratiche differenziate secondo le situazioni umane, evitando ogni forma di rigorismo da un lato e di lassismo dall’altro nell’applicare il magistero della Chiesa nelle molteplici situazioni esistenziali. Questo si prefigge il documento dal titolo “Orientamenti pastorali. Accompagnare, discernere, integrare la fragilità secondo le indicazioni del cap. VIII di Amoris laetitia” redatto dai vescovi delle diciotto diocesi di Sicilia e pubblicato oggi sul sito della Conferenza episcopale siciliana (www.chiesedisicilia.org). Nel documento i presuli ribadiscono che “il sacramento del matrimonio è forma culminante di ogni relazione d’amore tra l’uomo e la donna, perché esso la lega con il mistero pasquale di Cristo e con la sua donazione alla Chiesa” e che “la comunione della coppia e della famiglia è sacramentale, partecipa, ossia ripresenta e si sostiene per la comunione d’amore che è Dio-Trinità”. Ma, scrivono ancora i vescovi, anche “la cura pastorale deve seguire percorsi nuovi, attenti alle nuove situazioni in cui si trovano uomini e donne battezzati, nei legami che contraggono. Da tempo – aggiungono – assistiamo alle dolorose ferite cui questi mutamenti danno talvolta origine, nei quali si evidenzia una più acuta fragilità”.
Questa esige “un responsabile discernimento, affidato, soprattutto, ai presbiteri e ai laici impegnati nel sostenere il cammino di persone che vivono queste situazioni”. “Non possiamo attenderci norme uniche – si legge –, ma sarà necessario un discernimento lungo il tempo tra le diverse situazioni, che non chiuda a priori o per decreto la possibilità della comunione ecclesiale ad alcuno, tenendo conto di diversi livelli di complementarità: tra discernimento personale e pastorale, tra foro interno e foro esterno, tra partecipazione ecclesiale e accesso ai sacramenti”. Per i vescovi di Sicilia, “in un cammino che si distende nel tempo, discernimento e accompagnamento divengono parole/azioni cardine sia dei ministri e degli operatori pastorali sia dei fedeli. Questo richiede che noi pastori ascoltiamo con affetto i fedeli, incoraggiandoli a parlare con noi e con coloro cui affidiamo il compito del discernimento”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Mondo

Informativa sulla Privacy