Povertà: Milano, bilancio sociale Opera San Francesco. Padre Annoni, “non numeri, ma persone e storie”

“I poveri sono silenziosi, non amano parlare di sé. Del resto, non è facile mettersi in fila per ricevere un pasto o per avere un abito. Le storie che incontriamo giornalmente nella nostra associazione sono tante e diverse. Ma i numeri, pur importanti, non riescono ad esprimere il vissuto di tanti poveri, le loro paure e sentimenti, l’emarginazione in cui si trovano”. Lo ha detto il presidente di Opera San Francesco per i poveri, padre Maurizio Annoni, presentando stamane a Milano il bilancio sociale 2016 dell’associazione fondata nel 1959 dai frati cappuccini di viale Piave. “Stavolta, insieme ai report statistici – ha aggiunto padre Annoni – volevamo parlare di tutte quelle persone che troppo spesso vengono trattate soltanto come numeri: nei nostri centri, infatti, non ci sono solo i numeri, ma anche le storie. E queste meritano di essere ascoltate con grande cura”. Nel corso della conferenza stampa di stamane, ha preso la parola anche il direttore dell’associazione Banco alimentare della Lombardia, Marco Magnelli, che ha tracciato un quadro della vulnerabilità sociale del territorio lombardo. “Sono circa 670mila le persone in povertà assoluta nella nostra Regione – ha detto Magnelli – e uno su quattro vive a Milano. Grazie al sostegno di 1.259 associazioni, nell’ultimo anno abbiamo potuto aiutare oltre 200mila persone che vivono in situazioni di disagio. Ma il nostro sforzo da solo non basta: è tutto il terzo settore che deve fare un salto di qualità, attivando le risorse in un’ottica di sussidiarietà orizzontale, per ridare dignità alle persone”.

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