Messaggio Giornata mondiale dei poveri: don Soddu (Caritas), “colpisce il richiamo alla concretezza”

“È un messaggio veramente molto bello e forte, che colpisce per il richiamo alla concretezza verso la povertà”. Così don Francesco Soddu, direttore della Caritas Italiana, commenta al Sir il contenuto del messaggio di Papa Francesco per la prima Giornata mondiale dei poveri. “Vi è in filigrana tutto l’apostolato di Papa Francesco, in modo particolare la concretezza a cui richiama fin dalla citazione iniziale ‘Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità’ (1 Gv 3,18)”, spiega don Soddu, per il quale questo riferimento riecheggia “quanto il Papa disse a Firenze ai vescovi e alla Chiesa italiana: la parola che non arriva alla concretezza equivale a costruire sulla sabbia”. “Una concretezza – prosegue il direttore di Caritas Italiana – che si evidenzia anche nei suggerimenti pratici indicati dal Papa nella parte finale del messaggio”.

“Per il cristiano i poveri sono una ricchezza, una risorsa”, aggiunge don Soddu, evidenziando che “la povertà è un’opportunità perché nel povero s’incontra Cristo”. Da qui l’invito a “non fermarsi alla semplice denuncia delle tante criticità, ma a cogliere in esse una risorsa: la povertà non è qualcosa di astratto. I poveri – e il Papa ce lo ricorda – hanno un volto, sono persone da accogliere e amare. Insomma da incontrare”. Per questo, conclude Soddu, “non amiamo a parole ma con i fatti”.

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