Infanzia: Garante, “nel 2016 arrivati 25.846 minori non accompagnati”. Tutore “cura relazione con loro e si fa carico dei bisogni”

Sono 25.846 i minorenni arrivati in Italia da soli nel corso del 2016, dopo viaggi pieni di insidie e di pericoli, fuggiti da guerre e povertà, senza adulti di riferimento e in condizione di particolare vulnerabilità e fragilità. Un aumento vertiginoso, del 45,7%, rispetto all’anno precedente. È quanto evidenzia la Relazione annuale 2016 dell’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, presentata oggi a Montecitorio dalla Garante Filomena Albano alla presenza della presidente della Camera Laura Boldrini. “Ho rivolto l’azione dell’Autorità ai vulnerabili tra i vulnerabili – ha spiegato Albano -. Tra di essi i minori non accompagnati: bambini e adolescenti tre volte fragili, perché minori, soli e stranieri”. L’assenza di una rete parentale, si legge nella relazione, “espone questa tipologia di minorenni, oltre al rischio di marginalità sociale, ad un alto rischio di sfruttamento”. Per questo “è necessario garantire loro non solo l’accoglienza ma anche una effettiva tutela legale, linguistica e culturale, con una adeguata assistenza psicologica ed un percorso che consenta di rielaborare l’esperienza vissuta”. L’esigenza di strutturare il sistema italiano di accoglienza e di tutela di questi bambini e ragazzi si è tradotta nell’approvazione della legge n. 47/2017 “Disposizioni in materia di misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati”. “Un segnale di avanzamento sul fronte dei diritti che adesso è necessario tradurre in termini concreti. “Il tutore è una figura importante – ha spiegato Albano – che si pone l’obiettivo di incarnare una nuova idea di tutela legale: non solo rappresentanza giuridica ma figura attenta alla relazione con i bambini e i ragazzi che vivono nel nostro Paese senza adulti di riferimento, capace di farsi carico dei loro problemi ma anche di farsi interprete dei loro bisogni. Privati cittadini, adeguatamente selezionati e formati e guidati dalla volontà di vivere una nuova forma di genitorialità sociale e di cittadinanza attiva. Un nuovo ruolo per l’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza e per i garanti regionali e delle province autonome, che avranno cura di selezionare e formare i tutori inseriti in elenchi istituiti presso il Tribunale per i minorenni”.

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