Diocesi: mons. Cantafora (Lamezia Terme), “la città ce la può fare perché ha tante energie positive”

Un appello “all’unità della nostra comunità, a ricercare il bene comune per uscire dalla situazione di precarietà che vive” la città di Lamezia Terme è arrivato oggi dal vescovo, mons. Luigi Cantafora, nel corso della tradizionale concelebrazione eucaristica al santuario dei padri Cappuccini alla presenza dei rappresentanti di tutte le forze dell’ordine, dell’Esercito, delle associazioni di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza e del sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro. Lamezia – ha detto il presule – “ce la può fare perché ha tante energie positive, che per noi sono motivo di speranza”. “Guarda con bontà a questa città – è stata la preghiera di mons. Cantafora – perché possa essere sempre nel mondo custode di quel patrimonio di amore e solidarietà che tu hai testimoniato con la tua vita. Sant’Antonio, amico e protettore della nostra città, aiutaci ad amare di più il Signore e il nostro prossimo, a sperare di più nella pace, a credere di più nei frutti dell’unità e non in quelli del conflitto. Tu che hai saputo disarmare i cuori e a riportare serenità nelle famiglie, aiutaci a coltivare pensieri e atteggiamenti di pace e di profondo rispetto dell’altro”. Dal vescovo di Lamezia, un ringraziamento alle forze dell’ordine che ogni anno, il 13 giugno, giungono al santuario lametino per rendere omaggio e affidarsi alla protezione del Santo di Padova, che fu testimone di legalità e giustizia denunciando ogni forma di usura. Domani, al termine della tradizionale processione di S. Antonio per le vie della città, il vescovo di fronte al santuario rivolgerà il suo messaggio alla città e la benedizione con la reliquia del santo.

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