Terremoto: mons. Boccardo (Spoleto-Norcia), “clima di condivisione ha aiutato a superare le fratture e le incomprensioni della vita quotidiana”

“Fin dalla prima scossa i parroci nei comuni della nostra diocesi hanno condiviso in pieno la vita dei loro parrocchiani, dormendo in macchina e poi nelle tende con loro. Solo adesso in qualche casetta. Mi sembra l’esempio più significativo di vicinanza e condivisione”. Lo ha detto l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo, durante la presentazione questa sera a Roma del libro del giornalista Fabio Bolzetta dal titolo “Voci dal terremoto. Storie fra rinascita e macerie, per non dimenticare” (edizioni Poiesis). Ricordando i giorni che sono seguiti al sisma nel Centro Italia, l’arcivescovo ha spiegato che “non abbiamo avuto vittime nella nostra zona ma le case e le chiese sono andate rovinate. Non c’è una sola chiesa agibile nella zona di Norcia. La presenza dei volontari aiuta la gente a guardare avanti con fiducia. Non siamo da soli. Ogni aiuto è uno stimolo per ricostruire. La dimensione umana della vicinanza e condivisione è stata la cosa più importante che si è sperimentata”. Mons. Boccardo ha raccontato anche che “questo clima di condivisione ha aiutato a superare le fratture e le incomprensioni della vita quotidiana. In mezzo al terremoto, tra le macerie, ci sono stati questi germi di vita e di speranza”.

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