“L’unione fa la forza. Anche all’ombra dei campanili”. La diocesi di Milano punta alla creazione di una centrale unica di acquisti per tutte le 1108 parrocchie ambrosiane, le scuole e gli enti a vario titolo collegati alla Chiesa ambrosiana. “Obiettivo – spiega la curia in una nota –: semplificare, migliorare l’efficienza e anche, perché no, risparmiare. Il progetto si chiama Gad, sigla che sta per Gruppo acquisti diocesi di Milano”. A lanciarlo, gestirlo, e, se possibile nel tempo implementarlo, ci penserà la Gsa srl, un altro acronimo che sta per Gestione servizi e acquisti, neonata società costituita dalla diocesi. “La nuova società, diretta emanazione della diocesi, attraverso il Gad, contratterà per conto delle parrocchie e degli enti diocesani con i fornitori, spuntando prezzi migliori e realizzando economie di scala”. Il servizio riguarderà per ora solo gli acquisti di energia (gas, luce, gasolio) e quelli telefonici (rete fissa, mobile e internet), ma in futuro potrebbe allargare il proprio raggio di azione anche ad altri settori. “Grazie al progetto, insomma, il parroco, il direttore scolastico, il dirigente dell’istituto non dovranno più perdere ore e giornate per orientarsi fra le molteplici offerte sul mercato cercando di ottenere, quando riescono a trovare il tempo per farlo, qualche singolo vantaggio. Potranno, invece, affidarsi a chi a nome loro, contando proprio sul potere contrattuale che gli deriva da un tessuto così vasto di realtà, avrà buon gioco nell’ottenere un trattamento migliore”.
Secondo la curia i vantaggi “sarebbero diversi. Innanzitutto economici. Secondo una proiezione, se le parrocchie e gli enti diocesani si presentassero sul mercato dei servizi energetici e di telefonia come un unico grande cliente, potrebbero risparmiare 1,5 milioni di euro all’anno”. Tuttavia, per quanto rilevante, la riduzione dei costi non è il solo obiettivo. Il Gruppo acquisti diocesano solleverà l’utente dalla gestione dei contratti, i rinnovi, l’analisi delle offerte. Un risparmio di denaro e tempo che potrà essere investito nella cura della comunità e negli impegni pastorali”. “Una centrale unica di acquisti, gestita da una società emanazione della diocesi, è una significativa novità – spiega monsignor Bruno Marinoni, vicario per gli Affari generali della diocesi –. A spingerci in questa direzione sono stati diversi fattori: le grandi opportunità di sinergia per una massa così significativa di volumi, la complessità della gestione di contratti commerciali, le esigenze e le difficoltà economiche emergenti in alcuni contesti ma soprattutto il desiderio di accompagnare i parroci affinché possano sempre più dedicarsi alla pastorale e non alla gestione tecnico-amministrativa”.