Sir: principali notizie dall’Italia e dal mondo. Accordo sul clima, Trump oggi annuncia la posizione Usa. Yemen, epidemia di colera

Accordi sul clima: questa sera l’annuncio di Trump. Passo indietro Usa? Ue e Cina, “alleanza verde”

È atteso per oggi (ore 15 negli Usa, ore 21 in Italia) l’annuncio delle decisioni del presidente americano Donald Trump sull’accordo sul clima di Parigi (United Nations framework convention on climate change). Dall’amministrazione statunitense è trapelata la notizia di un possibile passo indietro su quanto stabilito nella conferenza mondiale del 2015, mettendo a rischio lo sforzo globale di contenere le emissioni inquinanti e prevenire le catastrofiche conseguenze dei cambiamenti climatici. Una decisione in tal senso allarma i partner dei diversi continenti, e Ue e Cina hanno già assunto una posizione comune che intende rispettare gli accordi. Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha commentato: Trump “non comprende a fondo i termini dell’accordo sul clima di Parigi”, confermando poi le discussioni intervenute al G7 di Taormina, dove i leader presenti avrebbero cercato di spiegare “con frasi semplici” al presidente Usa il valore di tali accordi. Anche all’interno degli Stati Uniti emergono i primi distinguo e le proteste, cui dà voce Nancy Pelosi, leader dei Democratici alla Camera: “È una sbalorditiva abdicazione della leadership americana e una grave minaccia al futuro del nostro pianeta”.

Yemen: epidemia di colera. Unicef, “situazione sull’orlo del disastro”. Appello alla comunità internazionale

Il numero di casi sospetti di colera in Yemen è cresciuto di 10mila negli ultimi tre giorni, arrivando a un totale di 65.300. L’Unicef lancia l’allarme, rendendo noto di aver inviato “tre aerei con oltre 40 tonnellate di aiuti salvavita che comprendono medicine, sali per la reidratazione orale, kit per malattie diarroiche e fluidi per terapie endovenose per curare 50mila pazienti”. In un mese si sono registrati oltre 500 decessi a causa del colera, compresi 109 bambini. Numeri che “si riferiscono ai casi verificati”, ma il dato potrebbe essere più alto. “La situazione in Yemen – spiega Meritxell Relaño, rappresentante Unicef nel Paese – è sull’orlo del disastro. I sistemi idrici, igienico sanitari e per la salute sono tutti al collasso. Oltre 27 milioni di yemeniti sono di fronte a una terribile catastrofe umanitaria. Le vittime più grandi di questa tragedia causata dall’uomo sono le popolazioni più deboli dello Yemen: i suoi bambini”. La comunità internazionale “dia supporto ai servizi sociali come acqua e servizi igienico sanitari con investimenti di lungo periodo, altrimenti le epidemie colpiranno di nuovo e saranno ancor più letali”. Lo Yemen è sottoposto da due anni ai bombardamenti di una coalizione militare a guida saudita, che sostiene il presidente Hadi, rifugiato ad Aden, contro i ribelli sciiti Houthi che controllano Sanaa e vaste zone del Paese.

Economia/1: Banca d’Italia, “Considerazioni finali” del governatore Visco. Riforme, lavoro, investimenti pubblici

Occupazione, debito pubblico, riforme, investimenti: sono alcuni elementi-cardine delle “Considerazioni finali” rese note ieri dal governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco. A suo avviso “la centralità è il lavoro, l’eredità più dolorosa della crisi”. Quindi l’appello alla politica per proseguire le riforme necessarie per sanare i conti pubblici e rilanciare l’economia reale: “Gli squilibri vanno corretti tempestivamente, altrimenti prima o poi si pagano. Sul terreno delle riforme, su quello della finanza pubblica, per le banche servono altri passi in avanti”. “L’elevato debito pubblico è un fattore di vulnerabilità grave, condiziona la vita economica del paese”. “L’adeguamento strutturale dell’economia richiede – aggiunge Visco – di continuare a rimuovere i vincoli all’attività d’impresa, incoraggiare la concorrenza, stimolare l’innovazione”. Deve inoltre “tornare a crescere la spesa per investimenti pubblici in calo dal 2010″.

Economia/2: Commissione Ue, proposte per approfondire l’Unione economica e monetaria dell’Europa

Dopo il Libro bianco sul futuro dell’Europa presentato il 1° marzo, la Commissione illustra possibili modi per approfondire l’Unione economica e monetaria (Uem). Il documento comprende misure concrete che “potrebbero essere adottate prima delle elezioni del 2019, oltre a definire una serie di opzioni per gli anni successivi, quando l’architettura dell’Unione economica e monetaria dovrebbe essere stata completata”. Valdis Dombrovskis, vicepresidente responsabile per l’euro, ha dichiarato: “L’euro è una delle conquiste più importanti dell’Europa. È molto più di una semplice moneta. È stato concepito come una promessa di prosperità. Per mantenere questa promessa per le generazioni future, dobbiamo avere adesso il coraggio politico di lavorare al rafforzamento e al completamento dell’Uem”. Pierre Moscovici, commissario per gli Affari economici e finanziari, ha commentato: “Soltanto appianando le divergenze economiche e sociali nella zona euro potremo sconfiggere il pericoloso populismo che alimentano. È giunto il momento di completare il cammino iniziato a Maastricht verso una vera e propria Unione economica e monetaria, con istituzioni forti e responsabilità democratica”. L’euro circola attualmente in 19 Stati ed è utilizzato da 340 milioni di cittadini europei. Per progredire nella Uem sarebbero necessarie, secondo l’Esecutivo di Bruxelles, misure in tre settori chiave: completare una vera e propria Unione finanziaria; creare un’Unione economica e di bilancio più integrata; ancorare la responsabilità democratica e rafforzare le istituzioni della zona euro.

Roma: Raggi, “stop ai campi rom. Si comincia con La Barbuta e Monachina”. Un piano per la capitale

La sindaca di Roma, Virginia Raggi, dichiara lo stop ai campi rom nella capitale: “Possiamo annunciare in maniera molto netta che finalmente a Roma saranno superati i campi rom. Iniziamo chiaramente con due campi, La Barbuta e Monachina”. Raggi aggiunge: “Fermiamo la mangiatoia che per troppi anni c’è stata sui campi da parte della criminalità e di mafia capitale anche”. “Viene garantito il ritiro di tutti i bandi coinvolti in mafia capitale. Il progetto ha come finalità ultima il miglioramento delle condizioni di vita per tutti. In nessun modo le risorse del piano verranno sottratte alla cittadinanza. Il piano è sviluppato in piena coerenza con la normativa comunitaria in materia di inclusione-socio economica delle comunità rom, sinti, caminanti”. I rom ufficialmente presenti nei campi a Roma sono 4.500. Si prevedono interventi in materia di abitazione e inclusione sociale, anche se non sono ancora chiari tutti i provvedimenti correlati a una simile decisione.

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