Papa Francesco: alla Fafce, “servizio alla vita” attraverso la famiglia aiutando poveri, migranti, giovani e anziani

A proposito delle “crisi che attraversano l’Europa in questo momento”, Papa Francesco, rivolgendosi alla Fafce, ne ha ricordate quattro: “Quella demografica, quella migratoria, quella lavorativa e quella educativa. Queste crisi potrebbero trovare orizzonti positivi proprio nella cultura dell’incontro, laddove diversi attori sociali, economici e politici si uniscano per disegnare politiche in favore della famiglia. In questi quattro campi voi vi sforzate già di proporre risposte a misura di famiglia, vedendo in essa una risorsa e un alleato per la persona e il suo ambiente”. In tal senso, “il vostro compito molte volte sarà provocare un dialogo costruttivo con i vari attori dello scenario sociale, senza nascondere la vostra identità cristiana, anzi, questa identità vi farà vedere sempre al di là dell’apparenza e dell’istante”. Per questo “impegnativo lavoro la famiglia – ha detto il Papa ricevendo in udienza la Fafce – non può rimanere isolata come una monade, ha bisogno di uscire da se stessa, ha bisogno di dialogare e incontrare gli altri per dar vita a una unità che non sia uniformità e che generi il progresso e il bene comune”. E ancora: “Care famiglie, avete ricevuto molto dai vostri antenati. Essi sono la memoria permanente che ci deve spingere a mettere la sapienza del cuore e non solo la tecnica nella creazione di iniziative sulla famiglia e per la famiglia. Essi sono la memoria, e le giovani generazioni sono la responsabilità che vi sta davanti”.
Con questa “sapienza, ad esempio, il vostro servizio alla sacralità della vita si concretizza nell’alleanza tra le generazioni; si concretizza nel servizio a tutti, specialmente ai più bisognosi, alle persone con disabilità, agli orfani; si concretizza nella solidarietà con i migranti; si concretizza nella paziente arte di educare che vede ogni giovane come soggetto degno di tutto l’amore familiare; si concretizza nel diritto alla vita del nascituro che ancora non ha voce; si concretizza in condizioni di vita degne per gli anziani”. “Il lavoro da fare è tanto e complesso. Perciò, solo rafforzando la vostra associazione e invitando altre famiglie ad associarsi il compito diventa meno improbo, perché l’unione fa la forza”. Bergoglio ha quindi invitato la Fafce “a sviluppare con creatività nuovi metodi e risorse affinché la famiglia possa esercitare, tanto nell’ambito ecclesiale quanto in quello civile, il triplice compito di sostegno alle nuove generazioni, di accompagnamento nelle strade tante volte accidentate della vita, e di guida che mostri riferimenti di valori e di significati nel cammino di ogni giorno. Questa triplice missione può essere un contributo specifico che la vostra Federazione, con il suo quotidiano servizio, offre alle famiglie in Europa”.

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