Diocesi: mons. Tessarollo (Chioggia), “il Parlamento lavori e legiferi sul tema del ‘lavoro per tutti’” perché “è una priorità umana”

“Che dignità può avere chi non è messo nelle condizioni di provvedere col suo lavoro e intraprendenza alla sua stessa vita e a quella della sua famiglia?”. È una delle domande che il vescovo di Chioggia, mons. Adriano Tessarollo, rivolge nell’intervento pubblicato sull’ultimo numero del settimanale diocesano “Nuova Scintilla” nel quale commenta le parole pronunciate dal Papa, a Genova, nell’incontro con il mondo del lavoro. “Trovo urgente pensare quanto il Vangelo influisce concretamente sulla vita sociale oggi e non solo a parole”, osserva il vescovo, perché “il Vangelo riguarda l’uomo nel suo stare nel tempo, nel suo essere riconosciuto nella sua dignità umana e nel suo essere ‘figlio di Dio’”. “È riconosciuta e promossa la dignità della persona dando qualche elargizione ad alcuni in qualche occasione e lasciando gli altri, anche più poveri, nell’impossibilità di trovare un lavoro?”, chiede Tessarollo. “Il reddito di cittadinanza restituisce la responsabilità e la dignità o fa sentire alla persona che è un mantenuto e non un collaboratore prezioso alla vita e al benessere suo e di tutti?”, domanda il vescovo, secondo cui è “il caso che il Parlamento, espressione della democrazia, lavori e legiferi sul tema del ‘lavoro per tutti’, sul fatto che ‘il lavoro è una priorità umana’, sul fatto che senza lavoro per tutti non c’è democrazia, sulla revisione di quelle leggi meritocratiche che creano discriminazione e disuguaglianza di libertà e dignità, come se ogni persona non avesse una bocca da sfamare e i figli di ognuno non avessero gli stessi diritti di quelli degli altri”.

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