Cina: p. Guo Jiang (“La Civiltà Cattolica”), Chiesa cattolica “impari a rapportarsi a cultura e ad autorità politica”

Oltre che ad “attuare una strategia missionaria nella rete”, la Chiesa cattolica in Cina “deve imparare a rapportarsi alla cultura locale e all’autorità politica”. Lo afferma padre Joseph You Guo Jiang, sull’ultimo numero de “La Civiltà Cattolica”. Secondo il gesuita, “la Chiesa dovrebbe adottare nuove strategie per raggiungere il maggior numero possibile di persone, per dialogare e comunicare in una società sempre più secolarizzata”. Solo quando “essa uscirà dal proprio recinto per abbracciare e apprezzare aspetti diversi della vita umana, potrà dare un contributo significativo allo sviluppo culturale, spirituale e sociale della nazione cinese”. Per questo, insiste Guo Jiang, “la Chiesa cattolica cinese è chiamata a ridefinire il suo ruolo e le sue relazioni con il Partito comunista e con la sua ideologia. Questo non significa che la Chiesa debba essere d’accordo con la politica e con i valori del Partito, ma piuttosto che essa debba trovare soluzioni flessibili ed efficaci per continuare la sua missione e il suo ministero in Cina”. Insomma, una Chiesa “aperta” e al tempo stesso “con caratteri e identità cinesi”. “È proprio questo – conclude Guo Jiang – il messaggio di papa Francesco alla Cina. Nella sua prima storica intervista a Francesco Sisci, per Asia Times del 28 gennaio 2016, il Papa aveva detto: ‘È una terra benedetta in molti modi. E la Chiesa cattolica, che tra i suoi compiti ha il rispetto di tutte le civiltà, ha più che mai il dovere di rispettare questa civiltà. La Chiesa ha un grande potenziale nel ricevere cultura’”. “Possano i cattolici cinesi, insieme a quanti seguono altre nobili tradizioni religiose, divenire segno concreto di carità e riconciliazione”, l’auspicio di Francesco all’Angelus del 22 maggio 2016.

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