Giovani: indagine su fede in Europa. Keul (pastorale femminile tedesca), “ragazze rivolgono più attenzione e fiducia a Dio”

La Chiesa tedesca è sempre molto attenta alle analisi sociali e agli studi sull’evoluzione del pensiero e delle attività dei giovani. Già nel 2013 una ricerca della fondazione Bertelsmann aveva osservato come il divario tra pensiero giovanile e fede si stesse allargando. La recente pubblicazione dello studio europeo “Generation What” ha evidenziato come nei dieci Paesi coinvolti nella ricerca (Belgio, Germania, Grecia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Austria, Svizzera, Spagna e Repubblica Ceca) solo il 3% dei giovani si fida pienamente delle istituzioni religiose, mentre il 79% dei giovani tra i 18 ed i 34 anni in Germania ha detto di potersi sentire pienamente felice senza Dio, su una media europea dell’86%. Dai dati risulta che le ragazze rivolgano più attenzione e fiducia a Dio: in Germania il 23% ha risposto di avere una vita di fede e spiritualità. Hildegund Keul, direttore del Centro per la Pastorale delle donne della Conferenza episcopale tedesca non crede che le donne siano più religiose degli uomini: “Vivono la loro religiosità in modo diverso – dice Keul – e ogni fede ha qualcosa di individuale, è il motivo per cui le immagini di Dio hanno molto a che fare con la propria biografia, se la fede è intesa come una risposta alla chiamata di Dio”.
Secondo Keul “è importante percepire le esperienze diverse, le aspettative e le esigenze di donne e uomini e ad agire di conseguenza”. Perché, aggiunge la teologa, “gli uomini e le donne di oggi chiedono di più ma le giovani donne guardano altrove per la loro fede e vivono in modo diverso. Individuale, situazionale, forse in un certo senso più creativo”.

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