Ong e migranti: Carta di Roma, il racconto è “empatico” nel 53% dei tweet, il 6% in quelli dei militari

Nel racconto su Twitter delle operazioni di ricerca e soccorso (Sar) di migranti nel Mediterraneo centrale le Ong parlano più spesso di “persone” (nel 42% dei tweet), le organizzazioni militari di “migranti” (nel 77% dei tweet): il racconto è empatico nel 53% dei tweet delle ong, nel 6% in quelli dei militari. E’ quanto emerge dall’analisi sulle strategie di comunicazione degli attori civili e militari impegnati nei soccorsi durante il 2016 e 2017 contenuta nel rapporto “Navigare a vista” curato dall’Osservatorio di Pavia, Carta di Roma e Cospe e presentato oggi a Roma. La comunicazione degli operatori Sar è costante fino a maggio 2016 e segue l’andamento e i picchi dei soccorsi. “Da maggio in poi – rileva il rapporto – la comunicazione via Twitter delle organizzazioni militari – Eunavfor Med e Marina militare soprattutto – cala sensibilmente: anzi, ai mesi critici delle operazioni Sar (da giugno ad agosto 2016) non corrisponde una ripresa dei tweet, che continuano a diminuire. La comunicazione delle Ong su Twitter rimane invece costante tutto l’anno”. Tra le organizzazioni militari, si legge nel rapporto, “la Guardia costiera comunica in modo più empatico (11% rispetto allo 0% della Marina militare) e utilizza i termini ‘persone’ e ‘vittime’ a fianco di migranti”. C’è poi una differenza di scelta comunicativa: per i militari “è centrale il soccorso (nel 72% dei tweet)” mentre per le Ong è importante anche il “post rescue, la partenza delle navi dai porti e la denuncia nei confronti delle politiche migratorie”. Il racconto su Twitter fa ampio uso di immagini ma le Ong privilegiano la rappresentazione dei migranti come individui (nel 30% dei tweet usano foto ritratto), solo l’8% nei tweet delle organizzazioni militari. “Marina militare e Guardia costiera adoperano nei tweet un lessico tecnico e cognitivo – si legge nel rapporto -, Moas un lessico prevalentemente emotivo, Medici senza frontiere un lessico cognitivo e universale, Sos Mediterranée un lessico emotivo e universale”.

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